giovedì 28 marzo 2013

NOUVEAUX CITOYENS




Stamattina ho elargito ben sei cittadinanze italiane, ed è tragicamente paradossale che, occasionalmente, proprio l'assessore alla Cultura amministri questa concessione a persone che, nella maggior parte dei casi, faticano a leggere il giuramento e stentano a firmare. 
C'è qualcosa che non va.
Però, alla fine, gli stringi la mano, li guardi negli occhi, insomma fai uno stupido atto di fiducia e ti senti meglio.
Vivere è quasi impossibile.
E poi salta fuori questa donna che sarà stata alta un metro e ottanta, con una criniera agghindata color carota, rossetto e smalto fiammeggianti, abbigliata a sottolineare la generosità delle forme, sorridente ma discreta, accompagnata da un tale con un soprabito di pelle marrone con bavero e pattine delle tasche tra il leopardato e lo zebrato, i capelli all'indietro, lunghetti, e un golf a V sotto il soprabito con lo scollo tempestato di paillettes. 
Dalla Bosnia Erzegovina.
E allora capisco che Kusturica in fondo non è che un documentarista, e mentre penso a questo leggo il nome di lei e per rendere la cosa familiare, come ho fatto con gli altri, compito prima il nome del cognome, e li viene il bello, il magnifico direi.
Quella donna si chiama Patra di cognome e Kleo di nome.
Kleopatra.
Vivere è quasi impossibile ma piuttosto magico.

Nessun commento:

Posta un commento