lunedì 29 febbraio 2016

vecchie pagine ritrovate



E così è saltata fuori questa cartellina smilza, con dentro un paio di fascicoli e qualche ritaglio di giornale. Non ho idea del perchè fossero lì e non nei miei album contenitori, ma devo riconoscere che mi fa piacere trovare ogni tanto qualcosa che sia sfuggito alla mia diligenza classificatoria, qualcosa che mi sorprenda ancora.
Seguirò un ordine cronologico.
















Di questo ritaglio come del prossimo ho una fotocopia in archivio,
 ma la patina leggermente ingiallita del quotidiano, 
insomma l'originale, ha una sua suggestione che dice più cose sul tempo.








Elisa Morici, la giornalista autrice di questo pezzo
 era una bella ragazza, delicata, discreta e gentile
che è morta suicida pochi anni dopo.



Qui sopra, in basso, la pubblicità per l'uscita
della prima edizione della biografia a fumetti di Nuvolari



Sempre a proposito del nostro Nuvolari
durante il Festival Letterario a Mantova



Mi stupisce di non provare nostalgia per nessuno dei momenti evocati da questi frammenti.
Forse erano tempi migliori, può essere, ma a me pare fossero soltanto altri.

venerdì 26 febbraio 2016

St Giles School




Nell'inverno del 1971 sono stato per un soggiorno di studio nel Sussex, per l'esattezza a Portslade che è una specie di sobborgo di Hove, che a sua volta è una specie di sorellina minore di Brighton che è lì a due passi. Una Gran Bretagna assopita in un letargo pensionistico ma suggestivo.
Almeno così era.
Non spiccicavo neppure una parola d'inglese, ma proprio niente, e soprattutto non capivo nulla, ancora mi chiedo come sono riuscito a sopravvivere.  
Credo sia stato possibile grazie a lunghe passeggiate meditative sulle spiagge di ciottoli deserte, alla compagnia di tavolette di cioccolato Cadbury's, alla scoperta di un rigattiere che esponeva nel suo negozio cose fantastiche e che mi lasciava aggirarmici senza dir nulla e al fatto di conversare in francese con molti del miei compagni di scuola.
La mia scuola. La St. Giles School di Hove.









 Da quel posto scrivevo lunghe lettere a Luisella Rossi...









Davanti alla St Giles di Hove con (da sinistra)
 Fernando Gorostiaga (basco), Pit, 
Riojiki Machji (giapponese) e Majid Akavan (iraniano)




 ... a Sara Randaccio che era la mia morosa di allora e ad altri che non ricordo più.







Una volta avevo fatto una puntata a Londra per incontrare Vincenzo Natta (di questo episodio ho già parlato in un post precedente, lo so, ma tant'è) e là ho conosciuto Giorgio Mussa (altra figura piuttosto assidua in questo blog) che poi e disceso con me a Brighton.
Andavamo in giro per le Lines cercando di evitare le ronde di proto skinheads che allora a Brighton imperversavano, ci ingozzavamo di fish & chips e andavamo ad occasionali festicciuole in casa degli ospiti di studenti e studentesse della St.Giles.







Quando sono rientrato in Italia ero completamente convertito allla filosofia hippie. 
Dal rigattiere mi ero rifatto il guardaroba con mocassini indiani, giaccone da aviatore, bombetta, salopette Osh Kosh B' Gosh, magliette e felpe numerate o psichedeliche e, insomma, inauguravo una nuova stagione che teneva poco conto delle passeggiate malinconiche sulle spiaggie di Portslade, Hove e Brighton - e sarebbe stato bene - e avviavo un nuovo carnevale esistenziale.



mercoledì 17 febbraio 2016

QUARANTENNALE 8









Nel novembre 1975 ci eravamo lanciati in un tour della Normadia fino a lambire la Bretagna e poi, al ritorno, concederci una gradevole sosta a Parigi.
L'equipaggio, con alcune varianti e qualche assenza, era lo stesso di sempre ( vedi la penultima foto - a colori - del post "Oldies" del 28 aprile 2012 dove quell'equipaggio è al completo, tranne Giulia Sarti che ci ha ritratti).
Le fotografie che seguiranno sono quelle che ho scattato io.
Come si potrà notare eravamo tutti provvisti di apparecchio fotografico e io, attratto dalle immagini realizzate dagli altri, non mi ero occupato delle mie, così oggi ogni scansione da negativo è una gradita sorpresa. 










 Antì




 Mimmi














 Roby

















 Giulia & Renato




Patrizia






Giulia












Angela, Giulia, Riccardo, Renato e Mimmi





...tutti con la loro brava macchinetta...
dovevamo essere curiosi da vedere





Roby




Angela




 Renato




 Antì e Patrizia





 ...gli hotels...




...e le camere...








 Rena




 Ric



 Giulia




 ...et enfin Paris...

 


 La Parigi di quarant'anni fa




 Notre Dame sfocata là dietro e 
une vieille dame bouquiniste




 Ci si mangiava discretamente.
Chissà se esiste ancora...





  




 Le ore vanno al passo della vecchia signora, ma il tempo 
invece vola, come si spiega non lo so.