Questo post andrebbe considerato come una specie di corollario al racconto "Ciocorì" del 12 dicembre 2010 cui farò riferimento via via.
La scuola elementare "Vittorio Alfieri" qui sotto è com'è oggi ma la struttura, rinfrescata, è rimasta la stessa di sessant'anni fa.
Sull'angolo di via Cavalli con via Palmieri - allora privo di transenne - avevamo assistito assiepati all'eclissi di sole ( vedi Ciocorì).
A sinistra l'edificio più basso, staccato dal blocco principale, era la palestra.
Così era al tempo delle mie elementari. Anche l'ingresso è rimasto lo stesso...
...qui sotto, in un'immagine non felicissima, il fronte di via Palmieri...
E veniamo a noi. Siamo nel 1956.
La classe e le loro firme.
Il magico affabulatore e maturo disegnatore Ettore Tobia (vedi Ciocorì)...
...che qui sotto credo sia lui, oggi...
...l'amico dei giochi extrascolastici Francesco Ghiazza ( vedi Ciocorì)...
...che so che oggi è così...
...di Edimond non ho trovato traccia ma dal momento che è in qualche modo responsabile del titolo "Ciocorì" lo rivediamo in quei giorni lontani...
Una parte significativa del racconto è dedicata ai ragazzi della "Benefica".
L'edificio che li ospitava è quello con i finestroni ad arco sulla destra...
...che è stato abbattuto molti anni fa e sostituito da un condominio che nella prossima immagine si intravede a sinistra, con l'insolito monumento nella vasca al centro della piazza...
Le ultime due immagini per una logistica contemporanea di una piazza che si chiama Luigi Martini ma che per tutti è sempre stata Piazza Benefica, e che in realtà non è nemmeno una piazza ma un quadrato formato da quattro vie con un giardino in mezzo.
Quello che m'importa sono quei bambini che ho descritto in "Ciocorì" e la piazza com'era...
A destra uno spigolo del collegio della Benefica e di fronte, dall'altro lato della strada poco più avanti, il cinema Principe, che non credo esista più...
Non ricordo i loro nomi proprii, all'epoca c'era l'abitudine di chiamarsi per cognome e così...
...Mantovani...
...Marzanati...
...Moser...
...Previati...
...Soffietto...
Ed ora, con un'ultima occhiata alla piazza quale era ( che compare anche verso la fine del racconto "Ai giardini" nel post del 15 gennaio 2011) mi auguro che questi bambini, costretti a diventare adulti troppo in fretta, siano stati risarciti d'una infanzia severa con una buona vita.
Mai dimenticati cari soldatini.