venerdì 30 gennaio 2015

CARTOLINE 13



Lellina dice che nel blog faccio sembrare morti anche i vivi.
In effetti un po' e' vero anche se lei lo scrive con quell'umorismo delicatamente graffiante che le è sempre stato proprio.
Però io proprio non so che farci, non riesco a controllare la mia inclinazione a sviluppare una Spoon River "de noantri", o malinconiose ma sentite considerazioni in chiave "l'amica di nonna Speranza".
E sarò recidivo.









Non ho altro di lei.
Malgrado ci fossimo conosciuti nella primavera del '74 e la nostra stramba e intermittente amicizia fosse durata fino all'estate del '76 non ci sono fotografie o ricordi in comune con altri amici. 
Solo questa cartolina.

Quando mi era capitato di vederla per la prima volta lei era piombata in un gruppetto di conoscenti e lo aveva fatto con una carica di energia così buffa e scombinata che avevo chiesto chi fosse.
Qualcuno mi aveva risposto che era Giulietta C. e io ero rimasto là per là disorientato, perchè fino a quel momento ero stato convinto che Giulietta C. fosse un'altra ragazza, della quale ho poi scoperto il vero nome e ho anche fatto in tempo a dimenticarlo, mentre Giulietta è rimasta indimenticabile.
Persino ora che mi hanno detto che non c'è più incontrollabilmente mi assale il dubbio che sia un equivoco, che non sia lei ad essersene andata per sempre, che sia io a non aver capito bene.
Per tutto il tempo del nostro sporadico frequentarci mi ha sempre fatto ridere. 
Ed era strano che in un fisico da maggiorata si nascondesse un clown irressistibile. Non sapevo mai cosa avrebbe detto o fatto e neppure ci provavo ad immaginarlo perchè in ogni caso era imprevedibile.
Dopo il '76 non ci siamo più incontrati.
Qualcuno mi aveva poi raccontato che era cambiata, si era fatta seria, posata, signora.
Qualcun'altro mi aveva riferito che aveva portato via il fidanzato alla sua miglior amica e lo aveva sposato.
Mi parlavano di una ragazza che non conoscevo, per questo mi piace credere che non sia lei quella che è morta molto tempo fa.

lunedì 26 gennaio 2015

CARTOLINE 12




Tempo fa Speedy mi ha fatto avere le foto di un paio di cartoline che gli avevo spedito molti anni prima.










I noi tre eravavamo io e i fratelli Oggero in Spagna, nell'estate del 1973.



Giorgio e Pit - Torremolinos '73




 Roberto e Pit - Almeria '73



Io poi, da Malaga, avevo preso un aereo per raggiungere Valeria a Londra e di là...









Valeria e Pit - Londra 1973






La battuta della prima cartolina era riferita al fatto che, proprio quell'estate del '73, Speedy aveva abbandonato la vecchia compagine di amici per andare a fare l'animatore in un villaggio vacanze...



















 
...Là aveva conosciuto due ragazze di Parma che qualche anno dopo, proprio a Parma, sarebbero diventate amiche mie.











Speedy con Ciochi e Paola








Ciochi, Paola e Vanna - Bardone capodanno '78/'79



Vanna, Ciochi e Paola trent'anni dopo




Anche da loro arrivavano cartoline. Questa dovrebbe risalire al '77...












...e questa è del 1978.











Paola e Vanna



Ciochi



Vanna



Pit e Paola






...e Speedy - qui con Anna Cravetto - che nel frattempo era diventato maestro di sci e aveva continuato la sua attività di animatore anche nei villaggi invernali.












giovedì 22 gennaio 2015

REPARTO REPERTI 23





Da: Gianpaolo Drago
Data: 22 gennaio 2015


Ecco cosa  ho ricevuto ieri da un mio ex compagno di studi
(Il primo a destra). Arbitrò  favorendoci  palesemente come la concitazione dell'istantanea confermerebbe !
Divertiti a riconoscere gli attori!
Ciao Paolo.




martedì 20 gennaio 2015

DUE al CIVICO




Domenica 18 gennaio al Teatro Civico c'è stato un bel concerto dell'Accademia Musicale.
Io la cravatta non la metto mai, Paolo anche meno di me, e allora Mario ha documentato.
Certo io esibisco la faccia del consumatore di cortisone e Paolo penserà che ha ragione quando si rifiuta di farsi fotografare, però so che ci vogliono bene lo stesso, Laura dice che non siamo proprio così e a me viene da ripensare alla vecchia foto di un clochard irlandese che come didascalia portava una sua affermazione che adatterei a questi due: guardateci bene, perchè dopo che saremo passati non incontrerete mai più due come noi.



mercoledì 14 gennaio 2015

FOREVER GIRLS 4




Grazie a youtube (e a un messaggio di un anno e mezzo fa che non avevo mai visto perchè informaticamente, come ho già detto, sono un bonobo) ho ritrovato un'amica che quando l'ho conosciuta doveva ancora dare la maturità e adesso ha un figlio di 16 anni.
Queste sono le cose belle che capitano ancora.




Teresa Pennone, al Chiusella, nel 1979...




...e oggi

venerdì 9 gennaio 2015

CARTOLINE 11











Questa è la prima cartolina che ho ricevuto da mio padre. Avevo otto mesi.










Ricordo quel suo dente incapsulato d'oro, poi felicemente sostituito, senza più riflessi e barbagli...
Di cartoline me ne ha spedite parecchie nel corso dei miei primi anni. 
Alcune le ho già postate in "copricapi", post del 21 novembre 2013.  
Quelle che seguono risalgono più o meno alle stesso periodo e sono state fonte di suggestione esotica per il bambino che ero.








Naturalmente non le inviava soltanto a me...





 

Il commendatore era un uomo di Valletta, figura a mio avviso detestabile ma che mio padre stimava più di quanto non meritasse... 




...probabilmente perchè a quell'epoca gli ingenui come per certi versi credo lui fosse confidavano nei capi supremi e consideravano con fierezza l'appartenenza all'Azienda.




Questa era una cartolina formato Jumbo, tipo 18x24, mai visto prima.














































































Quattro anni dopo...























...e quindi io sono ancora Pieruccio, a sette anni, chissà quando, allora, sono diventato Pit...






C'è poi una cartolina sua che mi suscita un moto di tenerezza. 
E' del 1923, lui ha nove anni ed è già in collegio, a Torino.
E' indirizzata a sua nonna Cristina, alla quale era molto affezionato. 










mio papà con sua nonna...



...e con lei, padre, madre e fratello
probabilmente nel 1919.



Così siamo quasi alla fine di questo viaggio di vita e cartoline.
Ci sono molte fotografie di mio padre che non entreranno in questo post, però qualcuna voglio aggiungerla, ad esempio di quando l'avevo convinto a farsi crescere la barba per interpretare una figura western per un cortometraggio che poi non ho mai girato, per il defilarsi del produttore (Ipotesi Cinema) che accampava forse legittime ragioni di linea editoriale.


 


 Barba che poi si è tenuta per qualche tempo...





E' morto nel 2004, a novant'anni, e al giro di boa del secolo che si era sciroppato quasi tutto e del millennio al quale sapeva che non avrebbe potuto che dare un'occhiata di sfuggita, comunque sì era presentato così...



...capodanno 2000



Sornione e forse memore di altri capodanni lontani.







Mentre sfogliavo le immagini Laura si è avvicinata e puntandone una ha detto "Quando l'ho conosciuto era così".






E io, d'istinto, gli ho dato un buffetto, una specie di carezza, proprio lì, sul monitor del computer, una cosa che da vivo non mi pare di avergli fatto mai, e mi sono sentito - io miscredente, convinto del nulla che ci aspetta - come se avesse apprezzato.