mercoledì 8 marzo 2017

TURIN D'ANTAN 6




Oggi andiamo dall'altra parte de Po attraversando il ponte Umberto I° com'era...









  ...e concediamoci la prospettiva di oggi su corso Fiume e il monumento Crimea laggiù in fondo...






...ora con il monumento alle spalle, in controcampo,  il ponte è sullo sfondo...









Sulla destra, più o meno tra le auto parcheggiate, c'era - e suppongo ci sia ancora -  un bar dove nel 1985, il mattino dopo una cena con Speedy, ero stato al primo appuntamento con la mia prima moglie Daniela ( post del 5 luglio 2014 - "Reparto Reperti 16").




Approdando al monumento...










...e aggirandolo si sale a sinistra verso corso Giovanni Lanza...













...dove nella casa a destra abitavano i nonni materni Peyrone di Lella Soffietti. 
Qualche sera fa ho visto al telegiornale lo zio Paolo Peyrone, architetto paesaggista, che parlava del primato italiano di Torino per quanto riguarda il verde pubblico, e non solo: anche rispetto alla maggioranza delle citta europee da questo punto di vista Torino si colloca tra le prime nella classifica.






Il ricordo che ho di lui risale al 1974, ai tempi delle mia storia con sua nipote Lella, dell'Elba e del giorno che sua sorella Carla con tutta la famiglia partì definitivamente per il Sud Africa. 
La sua commozione intrattenibile ma discreta mi aveva impressionato. Mi era molto simpatico.
Se ne era andato prima che i Soffietti si imbarcassero e lo avevo osservato allontanarsi. Quindi l'ultima volta che l'ho visto aveva le lacrime agli occhi. Però il ricordo me lo restituisce sempre sorridente e un po' ironico. Mi piacerebbe avere una sua fotografia di quell'estate.






Comunque Lella, genitori, sorella e fratelli partirono da Torino per il volo che li attendeva a Roma.
Allora l'aeroporto di Torino era modestissimo...










Io sapevo che nell'arco di un paio di mesi li avrei raggiunti in Sud Africa, quindi il commiato per me non aveva un sapore conclusivo ma per Paolo deve essere stato come assistere ad una cesura epocale, forse insanabile.




 







All'aeroporto di Roma avevo incontrato dopo anni Loredana Bragotti ( post 28 novembre 2010) che allora era hostess dell'Alitalia. 
Non ci eravamo detti granchè tranne che qualche frase di circostanza. Io ero con Ciccio Cravetto, lei con delle colleghe, e il nostro tempo inesorabilmente concluso.
Da quel viaggio in Sud Africa sono trascorsi più di quarant'anni...





 ...e Lella continua ad essere molto presente in questo blog, a partire dal post del 16 febbraio 2011.
Non delude mai le mie aspettative, posta sempre qualche novità fotografica in rete...
 








...qui con Carla e Francesco junior piccoli...
 





... e qui con Francesco, Carla, quello che credo sia suo marito e Francesco senior. 
Speedy mi ha detto che Carla, rispettando l'inclinazione di famiglia alla diaspora, è andata a vivere in Canada, nel New Brunswick...






...e Lella e Francesco sono finalmente tornati a casa, all'Elba.





Procediamo.
In cima a questa salitina, svoltando a sinistra iniziava una strada in discesa - forse via generale Giardino ? - meta per noi degli entusiasti e subito dimenticati cimenti sullo skate board, a metà degli anni settanta.
La discesa si concludeva sul piccolo spiazzo parallelo a Corso Moncalieri...





 ...accanto a quella specie di anfiteatro del quale non ho nessun ricordo, sarà che scendevamo di notte.






...se invece si svoltava a destra, dopo un breve tratto di precollinare...






...arrivando da sinistra si tornava a scendere.
Proseguendo si raggiunge corso Quintino Sella, ed è un percorso che nel 1974 ho fatto spesso perchè lì abitava la mia compagna di studi Lucetta Ajma (post del 26 febbraio 2014 - "Reparto Reperti 8")...






...che compare per qualche istante avviluppata in bianca pelliccia artica anche nel video segnalato al 31 marzo 2013 (Retrospettiva Varia) dell'inaugurazione dell'Arcadia, in Galleria Subalpina nel 1987...










...sulla sinistra una delle vetrine della storica libreria di libri usati "La  Casa del Libro" che in linguaggio corrente era chiamata "Dall'ebreo"...




 Ora torniamo in corso Quintino Sella...









...allla casa di Lucetta si arrivava poco dopo essersi lasciati alla destra piazza Hermada...







... com'era...





...e cos'è diventata. 

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