venerdì 24 marzo 2017

TURIN D'ANTAN 12



Per anni, gli ultimi trascorsi a Torino, per andare a Rueglio seguivo sempre lo stesso itinerario che prevedeva il passaggio in piazza Castello in direzione dei Giardini Reali...






...ai quali si accedeva oltrepassando questa passeggiata sospesa che congiunge le due parti dei giardini e che allora non mi pare fossero accessibili al pubblico...







Dirò per inciso che quei giardini sono stati teatro delle mie prime escursioni esterne (abitavamo da quelle parti, ma comprensibilmente non ne ho memoria)...











...dei miei primi stupori e curiosità...
















...e dei miei primi lusinghieri consensi...











Sempre in direzione di Rueglio dai Giardini Reali si sbucava in Corso Regina Margherita, qui sotto in un'immagine molto datata, si procedeva per un breve tratto fino fino alla biforcazione - che ai miei tempi era già diventata una rotonda o rondò, come dicono a Torino -  e si scendeva in Corso Regio Parco costeggiando il palazzo con torretta...



















...per poi immettersi in Corso Palermo infilandolo sotto il passaggio sospeso che da tempo non c'è più ma che ricordo benissimo...







 ...e procedendo fino all'incrocio con Corso Giulio Cesare... 










...che si seguiva fino in fondo prima che costruissero la superstrada Torino - Caselle che ha uno svincolo in direzione delle valli di Lanzo e il Canavese (quella che in realtà ho percorso nei miei ultimi diciassette anni torinesi, ma questo itinerario è quello della mia infanzia, in auto con i miei, sul sedile dietro) e a un certo punto si svoltava a destra fino a piazza Rebaudengo...








...poi ancora un tratto di Corso Vercelli e finalmente un cavalcavia al di là del quale iniziava la campagna, una campagna mesta, appiccicata alla città, lungo una statale che attraversava anonimi paesi di pianura - ricordo solo Leynì e Feletto -  ma poi la vegetazione si infittiva, compariva in lontananza la catena della Bella Dormiente, ad Agliè si era quasi a casa...















Il 28 ottobre 2007 ho partecipato ad un mercatino e il mio banco era sotto il primo portico a sinistra.






il laghetto vicino al Meleto.
E poi, uscendo dal paese, davo un salutino a lui...






Dopo questa divagazione extraterritoriale adesso però torniamo indietro...






...e ci soffermeremo sul palazzo di destra, all'ultimo piano comprensivo di torretta...








...che ha un fratello più grande di fronte...






...ma è l'altro che ci interessa. A quell'ultimo piano, nel 1971...




 

Rosa è poi diventata la moglie di Gilberto Sandretto e Speedy mi dice che si occupa di aprire hotels di lusso in giro per il mondo.
Non ho foto del suo compleanno di allora ma oggi è, credo, così.
 







Ad essere sinceri ricordo davvero poco di lei ma mi è rimasta l'impressione vaga che malgrado la sua appartenenza all'upper class torinese - niente di più rigido e formale -  fosse un tipo un po' fuori dagli schemi, un'originale.







Come ho già detto quando ero piccolo ero certo che il Castello del Valentino fosse questo...







...che qui si intravede sullo sfondo...

 




..e che in realtà risale - come l'intero borgo medioevale - all'Esposizione Generale italiana del 1884, sezione Arte Antica, restaurato poi in occasione di Italia '61.






Eccolo qui il complesso in riva al Po, visto dall'alto, anacronistico rispetto all'imponenza di Torino Esposizioni alla sue spalle ma rassicurante nello starsene rannicchiato in riva al fiume, il castello con i suoi bastioni a proteggere il borgo. E' un posticino dove mi sono sempre trovato bene...




  
Poi,nel febbraio del 1968, arriva un cartoncino...



  

E' stato spedito da Sauze...







Il mittente è Puny, della quale a quasi cinquant'anni distanza ho nel frattempo ho dimenticato il cognome, ma che un'occhiuta indagine della busta credo me lo abbia restituito.
Le eleganti iniziali intrecciate nel timbro di ceralacca sono una P e una C. 
Puny Camerana, ne sono quasi certo.
Così, rispettando le indicazioni in calce, sono andato a festeggiare la mia pressochè coetanea.



 



  

Di Puny non ho proprio fotografie, ne di lei ne di quella serata, ed è strano. Puny veniva in montagna a Sauze in un'epoca in cui nei locali venivamo fotografati continuamente, è vero che si è sposata molto giovane - con Benny Barbaso mi pare - e di conseguenza avrà forse rarefatto la sua "mondanità".




      







Questo invito è coevo al precedente.
Neppure di Valeria ho immagini. Mi pare che i suoi fossero amici dei genitori di Fulvio Tasso...













Un  po' sfumata, un po' sfocata, al passo con il tempo trascorso.
Purtroppo la luce sta scendendo e l'acqua è sempre più alta...  

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