Imboccando via Sacchi lasciandosi la stazione di Porta Nuova alle spalle si può fare, almeno io la facevo, una lunga passeggiata sotto i portici...
...che al contrario di quelli di via Nizza sul lato opposto della stazione erano tranquilli, con pochi passanti e vetrine assopite.
La passeggiata si concludeva all'incrocio con corso Sommellier.
Imboccando quest'ultimo, poco più avanti su un angolo c'era l'Aeropiccola...
...in basso a destra, proprio sull'angolo, cliccando su questa vecchia immagine per ingrandirla si legge l'insegna.
Di fronte c'era il cinema Arlecchino.
All'Aeropiccola, che era un negozio di modellismo, ci andavo soprattutto per comprare certi barattolini minuscoli di vernice di vari colori con i quali intervenivo, non sempre con risultati ottimali, sui modellini d'auto 1:43 Dinky, Corgi, Mercury, Solido etc.
Mi ero anche cimentato con una scatola di montaggio ma non faceva per me, anche se mi sarebbe piaciuto molto avere la manualità e la pazienza che invece non avevo, così il mio "Bounty" era rimasto a mezza strada.
Qui sopra l'Arlecchino in un'immagine recente.
Le serrande sono chiuse definitivamente...
...ma l'occhio va a quei condomini sullo sfondo a destra.
Sono ancora là, prima della salita del cavalcavia.
In quello chiaro in fondo abitavano Eugenio e Paolo Matta
miei compagni di scuola al Rosmini...
...e in quello accanto, color mattone Daniela La Rosa, che avevo conosciuto a Sauze d'Oulx durante le vacanze di Natale del '70.
Da quel momento e per almeno tre lustri, abbiamo intrattenuto un amicizia fatta di occasionali e incandescenti incontri clandestini all'insegna di una prorompente e sfacciata lussuria.
E la sensazione è sempre stata che avessimo stretto un patto di amicizia, di complicità che per brevi momenti escludeva tutto il resto.
Turbolenze ormonali giovanili più una reciproca coincidenza delle nostre fantasie.
Una memorabile e curiosa specie di intesa affettiva.
Buona fortuna a tutti e due.
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