sabato 22 agosto 2015

QUARANTENNALE quattro






A ferragosto ero a Rueglio. 
Nei giorni trascorsi lassù sono anche andato al funerale di Lea, classe 1928. 







Un'esperienza commovente.
Lea era stata la miglior amica d'adolescenza di mia madre durante la guerra.




Lea e mia madre nel 1942










 Loro due al centro. 
Accanto a mia madre,
con cravattino, mio nonno.





Una gita in montagna nel primi anni '50.
Lea è sulla scala della baita dove avevamo fatto una sosta.
Suo marito Bruno Laffaille con braga tirolese,
tra loro due Elsa sorella di Lea,
poi mia madre e davanti io e Maria Pia, figlia di Elsa.





Al funerale c'era la banda e quando è stata portata fuori la bara prima una tromba e poi via via gli altri strumenti hanno intonato "Les feuilles mortes" in un'edizione inedita a struggente.
Mi hanno detto che tutto era stato deciso da Lea, le musiche, la laicità del rituale.
Un funerale civile, quindi niente fracasso preventivo di campane né rituali chiesastici.
Banda in testa, carro funebre a seguire e poi la folla dei partecipanti si è incolonnata lungo il viale di tigli che ombreggiano l'accesso alla loro casa.
La banda ha suonato solo marcette allegre, come ad un funerale a New Orleans. 
Grande, e molto toccante.
In piazza, di fronte al municipio, sua figlia Gabriella, che oggi è sindaco di Rueglio, ha tenuto un brevissimo, sobrio, discorso di commiato.
Ed eccoci alle ragioni del quarantennale.
Quarant'anni fa Gabriella e i suoi vivevano ancora a Parigi e nell'estate del '74 lei aveva ospitato un gruppetto di amiche ed amici francesi che avevano rapidamente fraternizzato con noi. 
Gli anni trascorsi in verità sarebbero quarantuno, ma ci sta.
Si passavano grandi giornate al Chiusella e alla sera si improvvisavano allegrie nel rustico accanto alla casa della famiglia di Gabriella, in Ringhiroglio.






Al Chiusella.
Di alcune delle persone ritratte non ricordo i nomi, altre non le riconosco e questa sarà la ragione dei punti interrogativi nelle didascalie. Nel caso della foto sopra mi azzardo a riconoscere Anita Basquin.



Bernadette de Longueau St.Michel




Bernadette e ?




 forse Silvia Gaglietto




 Anita di spalle...




 ...e pronta al tuffo...









 non c'era roccia che la intimidisse,
sempre impeccabile




 Questo ricordo che era matto, ma il nome ? 
con lui Susanna Scala




? e Susanna




 un'amica di Gabriella




 amici di Gabriella









 Anita dopo uno dei suoi tuffi













E la sera, come ho detto, tutti in Ringhiroglio.
Qui sopra l'unica che si vede in viso è la padrona di casa, Gabriella Laffaille.




 Rita Basquin, sua sorella Anita e Gabriella di spalle,
Serge, Adriana, che forse aveva bevuto, e Rocco




 Rocco e Pierangelo




 Bernadette e Anita (Gitanes o Gauloises ?)



 
 due francesi




 Anita e Rita Basquin ( per lei vedi anche il post
del 14 luglio 2014 "Forgotten Feelings 13")




altri due francesi




?, Bernadette, ?




 Rita e Anita 
(per loro due vedi anche il post del 24 dicembre 2010
"Whittling - Rudimenti d'amore in autunno")





Poco dopo la loro partenza ho ricevuto una cartolina
dentro una busta...








Ora lasciamo Ringhiroglio e i primi anni settanta. 
Rock'n'roll in cantina con mosse congelate che ricordano un valzer. Quello degli addii.

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