mercoledì 26 agosto 2015

Guarda un po' chi si rivede



Speedy mi ha inviato delle fotografie scattate a casa di Paolo Guermani.
Una "marenda sinoira" mi dice, e intorno al desco persone che mi ha fatto piacere rivedere.
Sono andato a ripescarmele sul fatidico "supermanifesto" così eccole qui.




 Paolo alle prese con il suo ruolo di anfitrione...




...e nel supermanifesto




DIGRESSIONE


Ero convinto di aver già scritto a proposito del "supermanifesto"  o semplicemente manifesto come lo chiamavamo noi e invece pare di no.
Quando lo abbiamo realizzato correva l'anno 1976, quindi potrebbe rientrare in un "quarantennale".
Si tratta di un artefatto portentoso per allora e per i mezzi di cui disponevamo, un'ideale foto di gruppo di due metri per uno nella quale sono ritratte 199 persone.
Un lavoro forsennato portato a termine grazie alle intuizioni tecniche di Renato Bertrandi (stampavamo noi) e alla laboriosa collaborazione di Antì Stoppelli e Giulia Sarti.
Il giorno che Speedy mi ha spedito la foto del suo mi sono reso conto che ne avevamo ricavate due versioni con le/i partecipanti disposti in ordine diverso.







In questa versione, che terrò come riferimento A per il raccordo con le prossime fotografie odierne, Paolo è il nono da sinistra nella quarta fila dal basso.







In questa invece è il terzo da destra nella terza fila dall'alto.
Ma torniamo a casa sua.





 Carlo Boggio Marzet che mi pare abbia assunto una pacata
e inaspettata espressione da saggio vagamente ironica...



 ...nel manifesto del'76. 
In A è nella quarta fila dal basso
 l'ottavo da sinistra, di fianco a Paolo.





Carlo compare con un certa frequenza nel blog fin dall'inizio.
C'è nel racconto "Sei giorni fuori strada" del 28 novembre 2010, poi nel post "A sciare" del 7 gennaio 2012, il 2 febbraio 2013 c'è un post dedicato a lui e il 9 ottobre sempre del 2013 c'è il resoconto di un viaggio notturno a Venezia e ritorno, poi compare negli ultimi annuari del Rosmini nonchè in "Platti uno" del 25 giugno del 2015. 
Torniamo a tavola per trovare vicino a Mariuccia Massimo Ceratto...







ottavo da destra nella quarta fila dal basso





 ...e sua moglie Giuli Lingua.





Giuli qui al centro




nona da sinistra nella quinta fila dall'alto




Francamente non li conoscevo granchè, però mi sono sempre piaciuti. 
Trovo che stiano invecchiando molto bene e credo che dipenda molto dal loro essere una coppia nel senso più intenso del termine, danno l'impressione di una complicità indissolubile che tempo e vicissitudini non fanno che rafforzare. Come una coppia di albatros.
E da ultimo mi soffermo sulle persone ritratte con Giuli. 
Non riconosco la signora accanto a lei ma lui che fuma giurerei che è Alessandro Arciprete, un mio remotissimo compagno delle elementari che chiamavamo Lallo. 
Ma pensa un po'... (se è lui).

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