lunedì 23 aprile 2012

SORPRESE

In questo ultimo periodo sono accaduti fatti emotivamente molto rilevanti che riguardano sì la mia vita, ma soprattutto quella vita che ho desiderato esternare con nostalgia e, forse, un poco di presunzione nel blog.
La sorpresa più imprevista  è inutile anticiparla qui. 
Per chi se ne sentisse curioso - penso soprattutto ai vecchi compagni di scuola del Rosmini, ho visto che tra le parole chiave nella ricerca compaiono i nomi dei cari vecchi amici Massimo Bullio e Fulvio Tasso - suggerisco di andarsi a vedere il commento che c'è alla fine del racconto "Sei giorni fuoristrada", postato il 28 novembre 2010. 
Un'emozione da capogiro. E una fierezza forte nel sapere di aver saputo trasmettere un germoglio di consapevolezza, un sentimento adolescenziale e riconoscente.
Sabato ho poi ricevuto una telefonata a sorpresa da un amico che compare anche lui in "Sei Giorni..." e non solo. Paolo Drago.
Mi ha dato appuntamento al bar Nazionale. Ho scoperto che conosce bene Schio.
Sono arrivato all'appuntamento dopo un incontro con Markus Stockhausen che ci ha regalato una bella conferenza su "Grande Spirito", il tema culturale dell'anno, preparandomi in un certo modo all'incontro con Paolo, con cui l'amicizia risale alla fine dei sessanta, ma con il quale abbiamo inconsapevolmente condiviso l'epoca delle elementari, la stessa scuola, lo stesso negozio di giocattoli, i ragazzi della "Benefica", che lui ha ritrovato nei racconti di Whittling.
E malgrado non ci incontrassimo da un'eternità ci siamo rivisti con una facilità d'affetto, di sentire comune, di sensibilità affini che allora non esternavamo per comprensibili ritrosie di adolescenti, costretti ad uniformarsi alle più diffuse superficialità dei coetanei.
Mi ha sollecitato a continuare a scrivere, ha scherzato con Laura, è ripartito da centauro, con le ossa e il cuore rappezzati da mille incidenti, il viso senza una ruga, l'abbraccio di un fratello.
Che giornate...

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