sabato 5 settembre 2015

COMMENTO ###



Ieri ho ricevuto un commento al mio vecchio post del 19 giugno 2012 "Antì & Paris"
Un commento anonimo ma di una puntualità tale da convincermi che l'ignoto/a commentatore/trice ci conoscesse piuttosto bene, in particolare Antì.
Intendiamoci, è un bel commento, un po' inquietante per me ma per il quale sono riconoscente.
Entra a far parte di quelle gradite "sorprese" che saltuariamente la mia volontaria esposizione diaristica mi riserva.
Così riappare Antì, che in realtà per quanto si sia dedicata ad un nomadismo geografico ed esistenziale decisamente cospicuo, dai miei pensieri, da un affetto fraterno - che certo non era quello che desiderava - non è mai andata lontano.
Per corredare questa breve ma per me, per una ragione che non mi so spiegare, un po' scompaginante notizia, ho rintracciato una fotografia che è una vera chicca.
Nel '75 o '76 io e Renato Bertrandi eravamo andati a scattare le foto di classe nel liceo linguistico dove Antì studiava.
Avevamo fatto un lavoro di merda.
Rinunciato alle stampe, lasciato tutto in sospeso, una figura del cazzo. Non so perchè. Le foto erano tutte sottoesposte mi pare.
Io ne avevo scattate soltanto due o tre, limitandomi a fare l'"assistente".
E una è saltata fuori adesso. Ci sta pure per il quarantennale.




  


Antì è la dietro, quinta da destra in piedi, bellissima.


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