mercoledì 27 maggio 2015

UN ANNO FA



Un anno fa, più o meno a quest'epoca, uscivo dal tunnel.
Con quattro interventi chirurgici di cui l'ultimo, per via di un ematoma all'arteria renale, mi aveva spedito in rianimazione. Un interminabile soggiorno ospedaliero durante il quale sono stato, di volta in volta, spostato in vari reparti, sottoposto a dialisi e compagnia cantante.
Ne ero uscito senza potere, letteralmente, reggermi in piedi, magro come un chiodo per via dell'alimentazione con cannule e con una previsione di convalescenza minima di un anno.
Tolti i punti, ripresa l'alimentazione normale, la fame forsennata e il "pompaggio" fisionomico dati dal cortisone, sono tornato a casa. 
Camminando come sulle uova.




 


Un dettaglio da autopsia. Quella se non altro me la sono risparmiata.
Le macchie bluastre sono anche ecchimosi lasciate dalle iniezioni che mi sono fatto quotidianamente per parecchio tempo.
A parte il risvolto macabro dicevo che è trascorso un anno, durante il quale ho concluso la mia esperienza di amministratore pubblico e mi sono reso conto che non disponevo più delle energie per riprendere il mio lavoro, e forse - devo ammetterlo - non disponevo più neppure della convinzione. 
Così, con le dovute cautele di un sopravvissuto convalescente e parzialmente invalido, mi sono allegramente attivato per inventarmi l'ennesima nuova vita.
Ho la fortuna di poter contare su un compagno d'avventura fuori dal comune, con il quale avevo condiviso l'esperienza in Comune (i giochini di parole li trovo irresistibili) Stefano Pento, ex assessore ai Giovani, nonchè informatico, musicista, inventore, attore, esperto nel campo dell'audiovisivo, imperturbabile e generoso.
Insieme teniamo un corso... 









...e insieme stiamo provando uno spettacolo di teatro canzone che ho scritto su sollecitazione di Susanna - i famosi "incoraggiamenti" - per un festival in cui lei è curatrice insieme alla sua amica Alessandra.
Ho chiesto a Paolo Giaretta di dipingerci il manifesto per le locandine e lui, durante una delle sue notti insonni, ha schizzato questo sul suo taccuino...




 ...che poi è diventato questo.






Sono stato a parlarne con le sempre efficientissime e adorabili ragazze del mio ex ufficio e con Roberto, che mi è subentrato come assessore alla Cultura e che sta facendo un buon lavoro...



 Nello studio di Paolo.
La nuova terapia cui verrò sottoposto,
anche se vagamente sperimentale,
presupporrà la sospensione del cortisone
per cui auspico di tornare ad un aspetto
meno enfiato di questo.



...dopodichè, ottenuto il patrocinio per un'anteprima nell'anfiteatro di palazzo Toaldi Capra, con il sostegno di Marina dell'ufficio Cultura e il provvidenziale intervento esterno di Marta, che in realtà non so a quale ufficio appartenga, ho compilato la richiesta, articolata in una serie interminabile di prestampati.








Ho consegnato una fotocopia facsimile della locandina per l'approvazione (il logo del Comune va in alto a sinistra etc.etc.)






 ...e me ne sono venuto via con il brogliaccetto della relazione tecnica che dovrò avere con me la sera dell'anteprima.









In tutto questo, intanto, Stefano ha desunto dalle canzoni originali la partitura e l'ha riorchestrata portandola alla tonalità della cantante - Chiarenza Laquidara, sorella di Patrizia - dopodichè si occuperà della scenotecnica lasciandomi beatamente ad occuparmi della regia. 
Un angelo custode insomma. In questo periodo ammetto che ne ho parecchi che mi curano.
Ieri sera abbiamo provato, con il nuovo impianto audio digitale.
Credo che noi quattro si stia facendo un lavoro che Susanna e Alessandra appezzeranno. 
E anche il pubblico, spero.
Un anno fa molti, in buona fede, erano stupiti che fossi sopravvissuto.
Drole de vie...

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