venerdì 19 ottobre 2012

SALTINCIELO 1970



E veniamo a quello che sarà quasi certamente l'ultimo frammento di super 8 dei tempi andati.
( E' vero che non si può mai sapere, però le scorte mie, a meno di qualche fortuitissimo ritrovamento molto improbabile, sono finite).
Sono momenti di un filmato girato in occasione del compleanno dei 18 anni di Matilde, un'amica di Rapallo.










Il filmino comprendeva molte presenze a noi sconosciute ma ne ho estrapolato alcune figure riconoscibili, come Paolo Buratti, tenebrosissimo e ipnotico, Speedy,  Giorgio Carezzana, Renato Bertrandi e, in coda, il sottoscritto con una specie di smoking coreano di raso rosso in compagnia di Margherita Savoini e - guarda un po' chi si rivede, sarà sopravvissuto ?  - Sandro Ottolia.
Non sono che attimi e noi, lo ammetto, siamo anche piuttosto sfigatelli se osservati in un'ottica odierna.
Tutto - confortato dalla consultazione del mio diario del '70 - inizia sabato 11 aprile, quando Franco Cielo imbarca sulla sua Porsche 912 targa color caffelatte appena ricevuta in regalo, Speedy, Buratti e me e si parte con decisione estemporanea per Rapallo.
Una volta là, siamo andati a casa di Susanna Montalcini,  un' amica di Patrizia e Antonella che era venuta con loro in vacanza a Sauze d'Oulx, poi a cena e quindi in una discoteca che si chiamava Satyricon.
Le mie considerazioni diaristiche a proposito della fauna femminile sono risparmiabili.
Va da sè che quattro diciottenni che piombano tra capo e collo su una Porsche dovevano fare il loro effetto.
Insomma, siamo tornati a Torino, abbiamo fatto in tempo ad andare prima alla Clessidra e poi al Casanova, due discoteche dell'epoca dove sicuramente ci siamo comportati un po' da smargiassi: il viaggio di andata e ritorno nella notte, l'eccitazione data dall'aver scoperto un vivaio inaspettato di ragazze, la voglia di fare i bulli con gli amici che non erano venuti con noi e, soprattutto, l'annuncio di una festa di 18 anni cui eravamo invitati, da Susanna, per giovedì 30 aprile.
 







A quella festa ci siamo andati in tanti, io ho conosciuto Margherita, Renato una cugina di Susanna, di statura minuscola e tette enormi.
Siamo tornati a Rapallo il primo di giugno, per un'altra festa di 18 anni, quella di Matilde, del gruppo di amiche genovesi, cui le immagini del super 8 si riferiscono.
Il 6 di giugno la cugina di Susanna, quella piccolina e pettoruta, come segnala il diario, viene da Milano a Torino a trovare Renato e, con loro e Sara Randaccio, andiamo a vedere "Billy Jack" di T.C. Frank, che scatena il mio entusiasmo. 
La cugina di Susanna l'ho poi ho rivista dodici anni dopo, nell'82, a Milano che recitava una particina in un film dove facevo il segretario di edizione, "Erba selvatica", con Barbara D'Urso come protagonista e un Lou Castel riesumato come comprimario (credo di averne parlato anche in "Un mestiere", ma non sono sicuro). Interpretava una prostituta picchiata da un magnaccia e mi sono rimaste un paio di polaroid di edizione ( si usavano per il controllo di pettinatura, abbigliamento, trucco, accessori, in caso di riprese in giorni successivi ma riferibili alla stessa scena, quando ancora la fotografia tradizionale non forniva risultati istantanei ).
Il seno era meno vistoso di come ricordavo.
Non mi aveva riconosciuto e io non mi ero fatto riconoscere. 















Pit e Luisa Gnecchi sul set di "Erba selvatica"



Ecco, tutto qui, e non è granchè, lo ammetto. 
Margherita non condividerà questa laconicità, lei che ha sempre attribuito a quei momenti un'importanza cruciale, ma io non riesco a vederci nulla di più che un gruppo di amici fragili, ostinatamente alcoolici, un poco ridicoli e malati di esibizionismo, come forse è comprensibile che si sia a quell'età. 
Sta di fatto che, rivedendomi, avrei preferito essere più simile a quello che sono oggi.




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