domenica 1 gennaio 2012

a sciare



Venerdì sera ai "Due Mori" i ragazzi c'erano quasi tutti. 
Ho rivisto la Betta, che ora sta a Roma, Giovanna che sta a Montpellier e Matilde che sta a Parigi. 
Sono tornate per le festività natalizie.
Matilde era stanca. Era andata a sciare. Quindi con quella stanchezza morbida, riposante e benvenuta del doposci. 
In un locale, a bere con amiche ed amici (era anche il compleanno di Giovanna). 
A poco più di vent'anni. Con i progetti capodanneschi che si affastellano.
Che meraviglia. 
E che nostalgia.
Così quando sono tornato a casa ho cominciato a preparare questi post, cercando tra residui di vecchi filmati da montare, fotografie, commenti di accompagnamento.  
Credo che sarà necessaria qualche puntata.
Comincerei con i frammenti filmati, che raccolgono, nella loro esiguità malconcia, un arco di tempo decisamente lungo, che va dal '54 al '75.
Le prime immagini sono di Bardonecchia. In un'inquadratura sottoesposta una donna prende in braccio un bambino. Siamo io e mia madre ed è, appunto il 1954. L'uomo che è con lei è mio padre.
Subito dopo i frammenti riguardano Sauze d'Oulx, siamo nel '61 e quello che più mi colpisce è il modo sgangherato che si aveva di portare gli sci. Un po' come le orde di inglesi e slavi di oggi.
C'è mia madre, con berretto bianco, poi Carla e Romano Buratti ed io. C'è la vecchia seggiovia monoposto di Clotès.
Subito dopo compariamo, in doppia esposizione e slittino, io e Gianni Lingua.
Io indosso il mio amatissimo berretto da Davy Crockett.
Poi si passa al patinoire, sempre a Sauze, con le maldestre esibizioni mie ( con caschetto di cuoio) e di Paolo Buratti, e siamo al 1962.
Il salto va al '70/'71, con Giulia Sarti, Simonetta Sacerdote, Luisella Rossi, Renato Bertrandi, Buchi Barberini a Sestriere, poi compare Danila Siravegna, a Sauze. 
In parte sul balcone di casa Oggero, in parte non saprei dire dove, lei, Giorgio Oggero, Patrizia Genovesi e Renato Bertrandi, con l'ausilio di una parrucca, accennano passi di danza, fanno gesti e cose, per l'appunto, da primi anni '70. Avevano, più meno che più, 18 anni.
Poi avanzano, a Sestriere in una bella giornata di sole, Mapi Soffietti e Filippo Giove, che aprono le danze un po' sottoesposte dei salti e delle piste. 
Non è che siamo  proprio riconoscibili ma ci siamo io, Roby Oggero, Maurizio Ariaudo, Gorlier.
Chiudono Patrizia Canuto e Mapi, con due smorfiette.
Passiamo a Sestriere nel '73.
Io e Valeria Grattarola.
L'ultimo, esiguo, frammento riguarda una gara a Sauze, e dovrebbe trattarsi del'75.
Una così lunga presentazione potrebbe far presupporre, in modo ingannevole, un materiale ricco, ed invece non si tratta che di poche cose quasi inguardabili.
Bisognerebbe osservare con gli occhi di allora.  Pochi occhi e molto cuore, per chi c'era.
Ho dettagliato solo per favorire, dove possibile, una guida al riconoscere chi compare.
Ho montato su brani che avevo inciso qualche anno fa in studio da Giovanni, con i Beagles.
Vabbè, andrà un po' meglio con le fotografie.






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