lunedì 28 agosto 2017

REPARTO REPERTI 24




Come ho già segnalato sto vuotando la casa di Rueglio - anzi, direi che l'operazione si può considerare ultimata - e come era prevedibile sono affiorati reperti che meritano, almeno secondo me, uno spazio di rivisitazione, di breve narrazione prima di finire definitivamente nell'oblio.
Mentre ero là e con l'aiuto di Laura provvedevo ad un repulisti radicale a tratti mi chiedevo se mi sarei poi pentito di aver buttato via tanta roba, ma non è accaduto, non saprei neppure dire quali e quante cose sono finite agli antiquari, ai rigattieri, ai conoscenti, agli sconosciuti, alla discarica.
E io mi sento liberato, leggero, abile nel manovrare grazie alla stiva vuota. Ovvio che ci sono oggetti - pochi, e poco ingombranti - che ho conservato: alcuni libri, molte fotografie, qualche vecchio 45 giri e un mangiadischi, bigliettini, mappe, carte geografiche, insomma tutto materiale stipabile in una biblioteca.
Adesso gradualmente darò loro occasione di farsi ricordare, almeno per un po'...
Comincio da me. Questa fotografia era in una vecchia cornice in camera di mia madre.






Staccata dal muro dove ha lasciato un alone, segno del lungo tempo che è rimasta là, ha mostrato una scritta sul retro, una considerazione scritta da lei, rivelatrice e categorica.






Poi sono saltati fuori un paio di assaggi equestri...



località non identificata



 al Valentino col sole negli occhi

 
...e una cornice, anche lei datata, che racchiude una panoramica di una sala dell'asilo Montessori che un tempo era in piazza Bernini, a Torino, e dove qualche coeteanea/o potrà forse riconoscersi.








nel dettaglio eccomi lì, timido e artificiosamente indaffarato, con le spalle alla sala. Il bambino seduto con blusa a quadrettini sono quasi certo che sia Peo Massetti, che allora non conoscevo.






Avevo una capoccetta tonda tonda...



 In Ringhiroglio, a casa di Pia



 Al ponte di Fondo

 
...e amavo i miei amichetti...



 Qui con Serge






In basso a destra Patrick, in alto a sinistra sua madre, due innamoramenti della mia infanzia che hanno ispirato l'inizio della piece "Douce France".







Chiarenza



Elisa



prove



Tornando ai ritrovamenti ruegliesi qualche foto di Noli nei primi '60...



 Alberto Azario, Pit, Dedo Buratti




Pit al volante e Paolo Buratti a prua, di spalle



con Paolo e Mariella Buratti



mia madre e Mariella sulla passeggiata verso casa 
(vedi l'inizio del post "Cartoline 15/3 del 14.3.15
e il super 8 "Noli '59/'54 del 15.10.12)



...una caricatura disegnata dal sottoscritto di un compagno di ginnasio e liceo, Emanuele Ravina...



...con didascalia erudita di Mario Serra...
 ( vedi post "Turin d'antan" 21" del 15.6.17 )




Emanuele e,sotto,
Mario sornione




...ed è saltato fuori anche un manifesto un po' usurato della dolce Kita (post "Sei giorni fuori strada" del 28.11.10 e "A strade percorse 10" del 26.11.16 )







...e un ingrandimento di Fulvio Tasso all'epoca dei suoi allori ( anche lui è in "Sei giorni fuori strada" e anche in "Noi quattro"del 30.12.10)...






...un ritaglio della Stampa in cui compare Anna De Filippi che sfrutta il secondo nome e  il doppio cognome per mascherarsi...






...una bella fotografia di Barbara Nay...







...un enorme cartoncino d'auguri spedito da due care amiche di Parma...















Titti...




...e Pucci, sorelle parmensi



...e un ritaglio della Gazzetta di Parma di molti anni dopo...











...ritratti di Antì, tenero amore di gioventù, stampati in grande e trovati in una busta nera da carta sensibile...













Con Laura Quaranta nel 1970...







E da ultimo, per ciò che concerne me, da una bella scatola di cuneesi al rhum...







...sono scaturite residue testimonianze della mia infelice stagione londinese del 1981 (c'è un frammento di super 8 della casa di Brompton Square in coda al blocchetto video del post "Via 22 luglio - Parma" del 23 aprile 2011).






Una lettera ricevuta al mio primo indirizzo, dove per inciso si era presentata l'occasione di un modesto amorazzo con una ragazza credo danese, che era lì au pair. Un giorno sono rientrato e davanti alla porta chiusa di camera sua c'erano un paio di scalcagnati scarponcini da punk. Eloquente cambio della guardia...







Mi ero comunque immediatamente associato ad alcune sale cinematografiche d'essai dove mi concedevo pomeriggi molto gradevoli in eccellente compagnia di attrici ed attori quasi tutti defunti.























Mi capitava di fotografare macerie e alla luce dell'esperienza  conclusa credo che si trattasse di metaforici autoritratti...











Dopo il trasferimento in Brompton Square comunque non ho smesso di frequentare con assiduità le sale cinematografiche...














La casa era quella sulla destra color crema con i bow window...









...vista dall'interno. 
In piedi Luisa Cevese, coinquilina e amore finito.
La piazzetta era comunque a due passi sia da Harrod's dove mi ero comprato un monociclo, un aggeggio circense, irresistibile nell'aspetto ma che non sono mai riuscito a dominare. Lo avevo poi venduto al fratello di Caterina Von Weiss, un'altra delle coinquiline di Brompton Square...










...che dal Victoria & Albert Museum, quindi due luoghi che, oltre ai cinema, fornivano percorsi dove condurre le mie malinconiche flanerie...
















In casa simulavo allegria e buonumore...








con le mie coinquiline Caterina Von Weiss, 
Cristina Spreafico e Luisa Cevese






...ma lo stato d'animo era decisamente un altro.



Recentemente ci siamo sentiti in rete con Donatella Tonini che in quei giorni lontani era a Londra e che poi mi ha detto di aver abitato anche lei in quell'appartamento di Brompton Square.
Ricordo con una certa precisione un pomeriggio in cui mi aveva accompagnato in uno dei miei tentativi con il monociclo in una viale di Kensington Garden.

Ci sono un paio di post che la riguardano al 16 gennaio 2016 (nuovo commento a vecchio post) e al 21 febbraio 2017 (commenti riletti).


Era molto amica di Antì (che compare in almeno 15 dei miei post) che non sente da millenni. Del resto noi siamo tornati in Italia e Antì è definitivamente a Londra da molto, molto tempo. Concludo allora con un'immagine della Donatella di oggi visto che di lei non ne ho di allora e di Antì non ne ho di attuali. 

Non è saltata fuori dalla scatola di cuneesi ma è come se fosse...





















































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