La lettura è un fatto intimo, una relazione esclusiva, i saloni del libro sono ricettacoli per armenti disorientati e commercianti disperati.
La mia opinione può risultare troppo tranchant ma io la vedo così, e come me quasi tutti i lettori che conosco, che nel bailamme fieristico vengono trascinati senza meta nè pietà da uno stand all'altro senza mai incappare in un titolo che li faccia palpitare, circondati da persone rumoreggianti di cui dubitare, che si trascinano da un incontro con l'autore all'altro, da una presentazione all'altra come se tentassero di essere partecipi di una dimensione culturale senza l'onere della lettura.
Altri sono quelle e quelli della mia tribù.
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