domenica 20 novembre 2016

A STRADE PERCORSE 8



Per molto tempo - anni - non ho avuto a disposizione immagini di lei.
Quando digitavo il suo nome in rete compariva una sola fotografia, in cui Giuliano Ferrara l'abbraccia impedendo con la sua mole esorbitatante di intravederla.
Per questo finora Silvia compare solo raccontata, nel post "Misteri di Parigi" del 3 giugno 2012, che affronta una nebulosa primavera dell'80, e in quello del 3 febbraio 2011 "Un mestiere" terza parte, che all'inizio tratta del luglio 1981, periodo romano in cui reintraprendevo la mia attività in ambito cinematografico, questa  volta con Pupi Avati e, come ho raccontato, reincontravo lei.






Questo è l'aspetto che mi pare di ricordare avesse quando ci eravamo conosciuti a Parigi mesi o forse anni prima, in un tempo per me di memoria nebulosissima.



  


Così invece me la ricordo in quel luglio dell'81 che racconto nel post.
Con il mio furtivo passaggio su FB ho raccolto altre immagini, queste più recenti, credo risalenti a più o meno trent'anni dopo quella breve vacanza, con quelli che forse sono i suoi figli...




 ...suo marito...





...e lei, con un sorriso che riconosco proprio suo.






Ho trovato anche una foto scattata dalla porta finestra della dependance dove dormivamo tutti insieme, teatro della mia pubblica e maldestra dichiarazione d'amore.






Poi sono andato a cercarmi anche Matilde.






Suppongo che questo sia oggi, più o meno, il suo aspetto.
Ho cercato tra le amicizie dell'una e dell'altra ma Silvia non compare tra quelle di Matilde e Matilde è assente tra quelle di Silvia. 
Non so bene perchè ma mi è dispiaciuto.







Probabilmente non saprò mai cosa la vita abbia riservato loro e tutto ciò su cui posso contare è quella manciata di giorni di trentacinque anni fa.
Però, se evocati, quei giorni compaiono con limpidezza inalterata, arricchita da un senso di riconciliazione che trasfigura persino la malinconia.





2 commenti:

  1. Io non sono particolarmente sentimentale e tuttavia tu scrivi sempre molto bene ed in modo "evocativo" limpido e trasparente quando ricordi il tuo passato.

    Renato.

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    1. Grazie.
      Ho notato che ogni tanto ti firmi Renato, è una svista o un secondo nome ?
      Ho anche una curiosità, scusami se sono indiscreto ma mi piacerebbe sapere da quando e come mai vivete negli Stati Uniti.
      Se ti va di raccontarmelo fallo all'indirizzo e-mail che non è pubblico come un commento.
      Ciao.

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