giovedì 16 aprile 2015

ANNUARIO 1964








Partiamo con la sequenzina delle elementari...








Alla pazienza dei "passanti" l'onere di riconoscere qualcuno delle prime quattro classi.


















In quinta ritroviamo Sergio Fina, sesto da sinistra nella fila in alto, Luca Poma settimo da sinistra nella fila di mezzo, Enzo Crolle terzo da sinistra seduto.
Sono gli anni in cui padre Sartori alimentava il vivaio della scuderia di sci, sua incontrollabile passione, e i tre di cui sopra con Joe Zangelmi e Flavio Carnino di prima media A...







...gli davano qualche soddisfazione.









Crolle e Fina

 

Pit e Sergio Fina - Palinuro 1972 



E poi Lele Piovano e Gigi Perotti in prima C...





 




...Gianni Lingua in seconda B...






...Fulvio Tasso, Giorgio Gatti e Walter Massa in terza A...






...Lele Piovano, Pit Formento, Massimo Bullio Dranzon, Dario Botta, Massimo Montuori in terza B...




scatto di maggior qualità






Roby Vola, Luca Bossi, Roby Marchisio e Roby Trinchero,(Giorgio Carezzana assente) in quarta ginnasio...


Roby Trinchero, Giorgio Carezzana e Gianni Lingua accosciato.
Ex allievi ritratti per una partita di foot-ball nel 1970.







In prima liceo Perino e Sicheri, primo e ultimo in prima fila, colonne dello sci club, come vedremo nel '65.
Sicheri l'anno prima mi aveva raccattato al volo, caduto dallo skilift, e mi aveva portato sotto un braccio fino in cima, apparentemente senza sforzo.







...e in seconda liceo Conforti, altro membro della scuderia sci.
Gli aspiranti, i rincalzi o molto semplicemente quelli che era opportuno tenere in osservazione dal punto di vista dello studio durante le vacanze invernali soggiornavano con loro a Saint Rhémy, che aveva una fama di lager estivo per i rimandati...




La casa in estate



indicato con un cerchietto Roby Enrico, che allora ancora non
conoscevamo e che sarebbe diventato nostro compagno di classe 
e amico fuori dalla scuola due anni dopo, in quinta ginnasio.



...ma in inverno era tutt'altra cosa. 
Ricordo che ci divertivamo molto. 
La casa era isolata e comunque Saint Rhémy era un borgo di poche catapecchie per lo più abbandonate, a Natale tutte semisepolte dalla neve.
Si scendeva al mattino fino alla strada dove ci attendeva il pullman che ci portava alle piste e si sciava sia sul versante italiano che su quello svizzero. Di là non si rientrava che al pomeriggio, esausti e come ubriachi di aria rarefatta e assonnata allegria.
Ci si trascinava per la salita che portava alla casa con un fruscio di scarponi slacciati e strusciati sulla neve.
Là ci aspettavano tepore, merenda, un paio d'orette a sonnecchiare in sala studio, una cena rumorosa malgrado i moniti degli assistenti, poi sala giochi e a nanna. Nel bel mezzo del nulla, sotto il silenzio della neve.
Era un po' come essere in Shining però in ottima e rassicurante compagnia.




Abbiamo già visto, nel post precedente, la mappa delle piste e la sala da pranzo.
Qui siamo nella sala giochi, con Gigi Perotti per un torneo di calcetto 
( o calciobalilla, come si diceva allora).







Sulle piste con un istruttore, da sinistra Franco Previdi, del secondo non ricordo il nome, poi Claudio Dente, Pit e Renato Fiorello.

Bene, ci si rivede nel 1965.

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