giovedì 1 gennaio 2015

LETTURE



L'altra mattina ho incontrato Gino in via Pasubio e siamo andati a prenderci un caffè al "Tweed".
Mentre eravamo lì è entrata una tipa tutta in tiro, bella figa nel suo genere, e Gino me l'ha presentata. 
Si conoscono perchè lei abita di fronte al suo studio.
Non so come si sono messi a parlare di libri e lei chiedeva dell'ultimo di Baricco e poi ha anche detto che il suo preferito è Andreoli, il Vittorino, ma che comunque legge di tutto, anche Topolino, insomma ha un debole per le soubrette.
Poi ci ha fatto vedere sul cellulare le ultime foto di un servizio che le hanno fatto e Gino mi ha spiegato che è fotomodella.
Molto sexy devo ammettere, però a me m'è calata una tristezza, sarà per via del Baricco e dell'Andreoli o di Topolino o del fatto che avevo appena scoperto Luigi Di Ruscio, che Feltrinelli ha pubblicato una silloge dei suoi romanzi e che è un gigante e pochi lo sanno, o che comunque la fotomodella mi era simpatica e avrei voluto che leggesse altro, o sarà anche che mi faceva male il mignolo del piede destro per via dei miei problemi di microcircolo che devo andare tutti i giorni in ospedale a fare delle flebo di quattro ore di prostaglandine, insomma me ne sono tornato a casa un po' mogio, però in biblioteca avevo trovato "Palmiro" che mi ha subito incantato.
Quando ho detto a Laura che avevo scoperto uno scrittore italiano che, colpevolmente, ignoravo lei mi ha chiesto chi e quando le ho risposto Luigi Di Ruscio lei ha aperto il suo blog, che tra l'altro non ci scrive mai niente, e mi ha fatto vedere che il 24 febbraio del 2011 aveva postato una cosa in occasione della sua morte.
E io che ogni tanto le dico che non legge abbastanza.
Che lavoro... direbbero le mie amiche e i miei amici di Parma e anche Paolo Nori, che è un altro che mi piace, che però lui, almeno, è conosciuto.




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