lunedì 26 agosto 2013

BIRRERIA & CORONARIE




Ieri ho ricevuto una telefonata da Speedy, che con un filo di voce mi comunicava di essere ricoverato all'unità coronarica dell'ospedale di Novara, dove era stato trasportato con un'autoambulanza direttamente dai campi di golf di Margara.
E' fuori pericolo. 
Direi anche - per come l'ho sentito e date le circostanze - che sta bene.
Così, tranquillizzato, ho dato un'occhiata al "repertorio".






Qui siamo a maggio di quest'anno, l'ultima volta che sono stato a Torino, a casa loro.







Speedy con Francesco, che si è fatto crescere baffi e basette e mi ricorda parecchio qualcuno...







...il papà alla sua età. 
E mi è venuto in mente anche che, chiacchierando, abbiamo rievocato certe libagioni notturne alla "Birreria del Borgo", che con il Farini di Parma fa il paio con i luoghi di ristoro che, a ripensarli, a me dicono "casa".
Ma mentre il Farini probabilmente esiste ancora la Birreria, nella sua accezione d'allora, è scomparsa da più di trent'anni, pur essendo ancora là, mortificata da cambiamenti ad inseguire la contemporaneità: fast food, cinesi etc.etc.
I camerieri di quei giorni - uno dei quali era poi addirittura diventato proprietario - saranno morti di vecchiaia, spero allegri come mi parevano allora, mentre si avvicendavano ai tavoli disposti in maniera così stramba e intima, una via di mezzo tra una birreria bavarese, un Diner del middle west e, d'estate, una vera "piola" con tanto di pergolato di vite.
Ci andavo da bambino con mia madre, e ho continuato ad andarci nell'epoca aurea dei vent'anni, quando ci rifocillavamo in piena notte con stivali di birra, un goulash formidabile, cannelloni serviti direttamente in padellini di smalto sfrigolanti nel loro letto di burro fuso, e poi ancora, saltuariamente, fino ai trenta, prima che la vecchia gestione chiudesse i battenti, e il locale si mortificasse di insegne luminose e hamburghers. 
Mentre rievocavamo nostagicamente sotto lo sguardo ironico di Mariuccia






mi era capitato di pensare che, però, quei bagordi - e non solo quelli - avevano provvisto a moquettarci le arterie per benino, e vabbè...
Come dicono gli spagnoli "Nadie me quita el bailado", e comunque Speedy ora sta bene.
E siccome la Birreria del Borgo forse ci ha dato, in prospettiva sanitaria, qualche rogna, ma un sacco di ricordi d'allegria spensierata, ho cercato in un'altra scatola e ho trovato una biro che ha più di trent'anni, con la quale scrivere virtualmente un augurio di lunga vita.








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