venerdì 24 febbraio 2012

ELENA

Con Simonetta Sacerdote adesso abbiamo uno scambio epistolare piuttosto fitto.
E' una cosa bella, uno dei regali che la vita ti fa quando stai pensando che l'orizzonte è tutto esplorato, e invece...
Avevo dimenticato di dire che il suo riapparire è stato determinato dalla lettura de "Il sostituto". L'avevo dimenticato perchè rispetto a tutto quello che poi il suo ritorno ha evocato quella lettura diventava secondaria.
Però poi è successo che pochi giorni dopo ricevo una mail di Elena Mazzarino.


 Elena e Pit in Salamocca nell'estate del 1980

E' appena tornata dall'India, e una notte, a Benàres, mi dice che si è divorata "Il sostituto".
Ora, al di là del fatto apparentemente inevitabile di compiacersi del consenso, quello che mi colpisce di tutta questa faccenda è che, grazie a un romanzo che non amo neppure in modo particolare, due persone appartenenti a momenti diversi del mio passato, alle quali voglio bene, che non si conoscono, con storie e vite diverse, a distanza di un paio di giorni l'una dall'altra, mi scrivono.
E io, che mi gingillo entusiasticamente con le assonanze, trovo una vecchia fotografia che ritrae Elena seduta su un muretto.




Quel muretto è del molo di Varigotti, quella foto gliel'ha scattata Speedy, credo  verso la fine degli anni '70, in un epoca in cui io non appartenevo più a quel mondo. 
Però anni prima dal molo di Varigotti, dopo averlo raggiunto da Noli, spesso in bicicletta, si entrava per un tratto di mare, un po' a guado un po' nuotando con gli abiti appallottolati e retti da un braccio tenuto in alto, fuori dall'acqua, per raggiungere la Spiaggetta dei Saraceni, la spiaggetta che con tenue nostalgia ricorda Valeria Speranza, nella sua lettera del post precedente.
E così si affollano Simonetta, Speedy, Lauretta, Virginia, Valeria, Gustavo, Celestino, e ora Elena.
Celestino è morto ormai da anni, Bebe da pochi giorni (post 27 gennaio).
Elena in arrivo dall'India, prima di tornare a Parigi è passata da Rueglio ed è andata sulla tomba di Bebe con Anna.



 Bebe e Pit


Mi ha spedito delle foto scattate in India, io sono andato a recuperarne alcune di anni fa, la mia collezione di "figurine".
Elena la conosco da quando era piccola ma il momento in cui ha smesso di appartenere al mondo indifferenziato dei bambini per irrompere con effetto "Lolita" nel nostro mi pare sia stato nell'estate del '78.


 A Garavot nell'estate del '78

Mi pare che se ne sia andata a Parigi poco dopo l'inizio degli anni '80.
Ormai è più francese che italiana.
Credo che nessuno di noi, amici e amiche delle estati ruegliesi - ma anche degli inverni, ho di lei ricordi di  suoi passaggi leggeri e sorridenti in stagioni diverse - possa non provare per Elena un sentimento di solidale fratellanza.
Con il trascorrere degli anni a volte si tracciano bilanci curiosi, si intrecciano fila di pensieri apparentemente oziosi. 
Un giorno con uno di questi giochetti mentali ho scoperto che nei confronti di Elena provo un sentimento curioso: la fiducia.
Di quella ragazza scapestrata, girovaga e apparentemente scriteriata, di cui non so quasi nulla ormai, delle sue amicizie, del suo lavoro, dei suoi amori, ho pensato che mi fiderei molto più che di altri. 
Elena ha una sua limpidezza non intaccabile. Un' "Ingenua libertina" che non può non accaparrarsi una definitiva simpatia.




Elena e Pit nell'80



Elena mazzarino in Biaulì






Elena Mazzarino, Pierangelo Scala, Patrizia Macario e Pit sdraiato














Elena e Speedy Rutigliano, durante la lavorazione di un super 8, in Biaulì.
Da qualche parte, nei post precedenti, c'è sicuramente
qualcosa a questo riguardo.



Quasi tutte queste foto sono dell' 80 e dintorni...


...questa, invece, è più recente, forse dell'88 o 89...





...e questa l'ho ricevuta ieri. E' con la sua amica Sotira, in India.


A questo punto è un peccato che non abbia figli adolescenti, perchè avrei fatto in modo che conoscessero quelli di Simonetta.

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