Nel post di domenica 30 gennaio 2011, nella prima parte del lungo racconto UN MESTIERE, si accenna a sei filmetti in super 8. I frammenti dei primi tre sono già stati postati il 19 marzo.
Qui abbiamo quelli degli ultimi tre:
I RELITTI del '75 (anno, per me, inquietantemente prolifico di intraprese "cinematografiche"), segue il lavoro senza titolo del '76 e infine INCOMPIUTO, del '77.
I RELITTI del '75 (anno, per me, inquietantemente prolifico di intraprese "cinematografiche"), segue il lavoro senza titolo del '76 e infine INCOMPIUTO, del '77.
E' ovvio che sono assolutamente consapevole di quanto questo materiale sia rudimentale, del resto questo aspetto è ampiamente rendicontato nel racconto, però mi piace questa possibilità di accompagnarlo con supporti che ne dichiarino non solo l'autenticità, ma l'epoca, un modo di muoversi, di vestirsi, di avere intorno a sè realtà scomparse o modificate, come queste ragazze e questi ragazzi ormai anziani, ma fissati per sempre, pur nelle sfocature e nell'assenza di definizione della pellicola mille volte rimaneggiata, nella loro essenza di esseri che avevano di fronte poco passato e molto futuro, con tutte le conseguenze che la circostanza può comportare.
Posso in certi casi essermi dimenticato i loro nomi, ma restano parte inalienabile di me. Le cose che ricordo di loro sono come i brandelli di questi filmetti, possono non significare nulla per la maggior parte delle persone, ma non potrei dimenticarli neppure se volessi.
Da allora, in quei frammenti di vita condivisa e lontana, loro non hanno più smesso di essere me.
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