sabato 18 febbraio 2017

TURIN D'ANTAN 2




Quando ero un bambino sullo stesso asse nella parte sud della città, vicino al Po, si situavano tre luoghi che hanno connotato  fortemente i miei ricordi.
Di questi luoghi ho trovato immagini d'epoca che si possono accompagnare ogni tanto a qualche mia di allora.
Primo c'era il parco del Valentino con due tipi di intrattenimenti che mi erano cari, le giostrine...









...e un noleggiatore di automobiline a pedali che a me parevano grandi.














con mia madre nel giugno del 1955...




 ...e forze dell'ordine in inquadratura curiosamente analoga







Il castello delle foto precedenti qui è sullo sfondo.
La fontana in primo piano, conduce al prossimo luogo.






Qui la fontana è vista dall'alto e sopra, secondo una prospettiva inconsueta, troneggia il complesso di Torino Esposizioni...







...normalmente visto così...



 











...qui ancora con il percorso della rete tramviaria che verrà spostata per far posto a un parcheggio...










...a destra la tettoia dell'ingresso del Teatro Nuovo, dietro il quale si sviluppava la struttura dell'ultradefunto primo palazzo del ghiaccio della città.








Torino Esposizioni assumeva per me importanza una volta all'anno, in occasione del Salone dell'Automobile.



























Come sempre le cartoline sono un'eccellente testimonianza del segno dei tempi.
Io alla fine di quelle visite ero frastornato, la maggior parte delle auto non suscitava il mio interesse ma ce n'era sempre qualcuna di cui, nei giorni successivi, mi sarei fatto comprare il modellino in scala 1:43 da Borel, in piazza Castello.
E veniamo al terzo luogo.
Nel 1961 si festeggiava il centenario dell'Unità d'Italia e Torino era stato l'epicentro dell'occasione.











Se dicessi che ricordo tutto mentirei anche perchè, per me, due soli erano stati gli incantamenti.
La monorotaia, sulla quale ho percorso interminabili andirivieni...






























...hostess esauste e, oltre la vetrata, ancora la monorotaia. 

ll mezzo di trasporto pubblico - un'irresisitibile versione taxi  - con il quale ci si poteva spostare da un padiglione all'altro era la cosa che mi piaceva di più.






Erano delle 600 multiple modificate, senza portiere, un tettuccio di tela e sedili di vimini.  
E' stato l'automezzo che ho desiderato possedere di più in assoluto.







Eccone uno in servizio davanti all'ingresso del Circarama.







Si trattava di una novità sperimentale di proiezione a 360°, patrocinata dall'inattesa accoppiata Fiat Walt Disney, di cui però ho un ricordo vago di noia e risultato al di sotto delle aspettative, come in effetti doveva essere se poi l'esperimento non ha avuto seguito.
Ciò non toglie che le persone si stipassero in quell'arena 
con un certo entusiasmo.







Per riprendersi non c'era di meglio che una rilassante conclusiva navigazione sul fiume...




 

...e il ritorno a casa, per liberarmi dell'abbigliamento formale cui non rinunciavo mai in quel genere di occasioni.




  

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