Un amico virtuale di Laura, peraltro sconosciuto, ha letto il suo libro, è andato sulla sua bacheca FB e ha scritto questo.
Sono le cose che offre facebook, inattese ed emozionanti, e allora vai Dino...
Le mie modeste riflessioni alla fine di questa bellissima
e coinvolgente lettura:
Già dall'inizio, e ancor più nel mentre ed al termine di
questa appassionante lettura di Laura Bettanin,
a tratti anche saporita, forte, pepata, intensa e stuzzicante,
la mia mente
non ha potuto fare a meno di richiamare ed accostare l'immagine della nostra
bella Nico a quella di Neal Cassidy, riferimento capostipite e magistralmente
romanzato fra le folli avventure dei lunghi vagabondaggi su e giù per
l'America. La trama, così come in On The Road, non è la cosa importante e
sarebbe davvero difficile
ricordare i luoghi, le persone, i tempi, i flashback
e i loro intrecci. Per cui, a mio modesto parere, quel che resta, non è tanto
quel che si è letto, quanto quel che
si è provato e imparato leggendo.
Innanzitutto che l’Australia non è il paradiso dei migranti che, volati
dall’altra parte del mondo , si ritrovano a fare, in nero,
lavori non
qualificati e che gli australiani non vogliono fare. E poi, a mio parere, stupendamente
ricamato da Laura, l'insegnamento cardine del romanzo, quello che ho
avverito
forte e che riesco a riassumere solo con queste parole di Herman Hesse:
"La nostra smania di vagabondaggio e di vita errabonda è in gran parte
amore, erotismo.
Il romanticismo del viaggio è per metà nient’altro che attesa
dell’avventura. Ma per l’altra metà esso è impulso inconsapevole a trasformare
e a dissolvere l’elemento
erotico. Noi liberiamo l’amore dall’oggetto, l’amore
da solo ci è sufficiente (Nico ama follemente Tiago senza mai poterlo
incontrare), così come nel nostro vagare non
cerchiamo la meta, ma solo il
godimento del vagabondaggio per se stesso, l’essere in cammino". Per tutto
questo, alla fine, Laura ricorda e conferma a Dino che il cammino rimane
sempre
quello che passa per la SECONDA STELLA A DESTRA e poi dritto fino al mattino, e
che non si può sbagliare perchè porta all'ISOLA CHE NON C'E'. Grazie Laura. Un
abbraccio e complimenti.
All'entusiasmo di Laura e ai commenti degli amici addetti ai lavori e non l'amico ha risposto
Dino Vinci Grazie.
Emozionato. Siete davvero buoni con me. Non sono un giornalista. Non sono un
critico. Non sono uno scrittore. Anzi non so proprio chi sono. Del resto, chi è
che lo sa? Io so solo che amo il bello e Bob Dylan. In questo caso sono uno che
semplicemente scrive ciò che sente con sincerità.
Dino Vinci, il lettore appassionato
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