martedì 21 ottobre 2014

BRITISH DAY '14










Anche quest'anno abbiamo avuto un week end all'insegna di Albione.
( vedi anche post del 31 ottobre e 4 novembre 2013 )













C'è stata una partecipazione considerevole, le vetrine dei negozi si sono uniformate come già l'anno scorso...















In particolare Audrey ha composto una delle sue con l'aggiunta di un elemento che mi riguarda, la mia Fender, ultima delle chitarre che mi sono rimaste.










Quello di strimpellare e canticchiare è stato un viaggio partito da lontano.
So che ci sono post precedenti che riguardano proprio le remote esperienze - da solo o in gruppo - mai approdate a qualcosa di significativo sia per le mie sommarie competenze musicali sia per la mia modesta capacità espressiva, ma non ho voglia di cercarli.




con la Eko all'Elba nel '74



 Franco Previdi al basso e io alla batteria nel '72






 con la Yamaha nell'80




Quello che conta è che mi ci sono tanto divertito e, come sempre, ho dedicato maggior impegno ed energia a questo gioco che alle attività cosidette serie, al punto che, in anni relativamente recenti, mi sono tolto anche lo sfizio di registrare una serie di brani in collaborazione con amici musicisti che, malgado l'abissale differenza tra noi, sono sempre stati condiscendenti.
I brani sono 58 e, accantonando gli inascoltabili, ne erano scaturiti 4 CD di domestica fattura. 
Due li ho recuperati.




 Il primo, in compagnia di Giovanni, polistrumentista,
arrangiatore, tecnico del suono di tutta la faccenda.
La chitarra era un'Ibanez.
















Il secondo, con una Gibson Les Paul "made in China".






Quasi tutti i frammenti di filmati in super 8 del blog li ho montati su queste canzoni. C'è anche un post, quello del 21 maggio 2013, con un video casalingo in cui mi esibisco in una versione "personale" di Welcome to my world.



La Crafter che alternavo alla Fender nel video



Insomma ci ho dato dentro con somma soddisfazione - più mia che degli altri ovviamente - e così anche questa è fatta. Sì, perchè è venuto il momento di lasciar perdere. 
Oltre non saprei andare, non ho né la volontà né la forza, e non più l'enegia per farlo. E poi, diciamolo, ci sono nuovi "giochi" in prospettiva che mi attendono.
Così ho salvato la Fenderina in foto perchè so che finirò col venderla e concludere questa lunga e allegra cavalcata durata più di quarant'anni.



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