RIVOLTA D’UNGHERIA
Quei cappotti
di chi s’affollava
sotto il sorriso da nonno
di Imre Nagy.
Io credo di saperne l’odore,
come se li avessi annusati,
quei panni,
un po’ umidi,
speranzosi e mesti
in quei bianchi e neri
del ’56.
Chissà perché mi chiedo
se qualcuno di loro,
che non sorride
ma neppure sembra temere,
avesse mai assaggiato
un panettone.
Chi è ancora vivo ?
Quanto manca per poter
rispondere
nessuno ?
Dove sono finiti
tutti quei cappotti,
di cui credo
di sapere l’odore ?
Quei cappotti
di chi s’affollava
sotto il sorriso da nonno
di Imre Nagy.
Io credo di saperne l’odore,
come se li avessi annusati,
quei panni,
un po’ umidi,
speranzosi e mesti
in quei bianchi e neri
del ’56.
Chissà perché mi chiedo
se qualcuno di loro,
che non sorride
ma neppure sembra temere,
avesse mai assaggiato
un panettone.
Chi è ancora vivo ?
Quanto manca per poter
rispondere
nessuno ?
Dove sono finiti
tutti quei cappotti,
di cui credo
di sapere l’odore ?
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