Ieri ho ricevuto un messaggio di Speedy con allegata una fotografia del Gigi Perotti di adesso, che mi manda i suoi saluti.
Non avevo idea che si conoscessero e in realtà sono stati i loro figli, che da bambini giocavano insieme in campagna, a fungere da trait d'union.
Bambini che adesso sono praticamente adulti, e in ogni caso molto più grandi di noi quando eravamo al Rosmini.
Tutto appartiene al corso naturale delle cose eppure a me continua a parere strano, mi pare che il tempo abbia davvero fatto gli straordinari.
Bando alle perplessità malinconiche: ripartiamo da una seconda media C con Lele Piovano e Gigi ancora in classe insieme.
E saltiamo alla quarta ginnasio dove troviamo non solo Carlo, il fratello di Gigi, ma anche tutta la combriccola composta da Sergio Pratis, Massimo Montuori, Massimo Bullio Dranzon, Fulvio Tasso, Dario Botta, il sottoscritto, Carlo Gamna con il quale intrattenevo tenzoni poetiche nonchè i fratelli Matta.
Loro e i Perotti compaiono in "Sei giorni fuori strada", Gigi e Carlo a Macugnaga e i Matta a proposito di Virginia e Chita.
Ultimo seduto a destra il professor Sanzio Daporto.
Ora possiamo riprendere un itinerario lineare e vedere quanto i soliti che abbiamo già incontrato in precedenza siano cresciuti dall'altr'anno.
E poi veniamo al ginnasio, che dopo la nostra quarta presenta una quinta con Luca Bossi, Roby Vola, Roby Marchisio, Giorgio Carezzana e Roby Trinchero...
La prima liceo con Luca Bullio Dranzon e Gian Carlo Bussei...
La seconda con Sicheri e Perino della scuderia di sci...
La terza dei maturandi, che come rappresentante della scuderia aveva Gabrio Conforti, che tutti chiamavano Gogo.
Qui, con padre Dino Sartori - che ho la quasi certezza fosse pazzo -
e Achille Compagnoni ci sono Conforti, Sicheri, Perino, sua
sorella di cui eravamo innamorati perchè ci ricordava
Francoise Hardy, e Scanavino
Va bene. Ci si rivede l'anno prossimo, nel 1966.
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