Questo era il logo - elaborato da Stefano Pento su mio progetto - del tema culturale dell'ultimo mio anno di mandato come assessore.
TEMA CULTURALE 2014
“THAT’S ALL FOLKS”
Quand’ero piccolo mi accadeva di assistere
al cinema - a volte in certi piovosi pomeriggi feriali invernali con mia madre,
altre in festose serate estive all’arena all’aperto, al mare - a dei brevi cartoni animati fuori programma.
Si chiamavano Merry Melodies e si
concludevano immancabilmente con la comparsa di una scritta “That’s all, folks
!”
La grafica era allegra e il punto
esclamativo incoraggiante, ma per me, bambino, rappresentavano il segno di un
commiato cui mi rassegnavo con rammarico.
Avevo chiesto a mio padre cosa
significassero quelle parole e lui aveva risposto “E’ tutto, ragazzi !”
Da allora, e ancor di più da quando
studiando Storia del Cinema avevo scoperto che la prima didascalia – quella dei
“Lonely Tunes” fino agli anni ’30 – era “So long, folks !”, vale a dire
“Arrivederci ragazzi” o, meglio ancora, “Ci vediamo, gente”, per me “That’s
all, folks !” rappresenta la dichiarazione di commiato che più sento vicina
all’essenza del lasciarsi. Per poco o
per sempre.
Così, dal momento che l’amministrazione si
avvia a fine mandato e questa è l’ultima occasione di interazione tematica,
propongo come argomento dell’anno una specie di cerimonia degli addii,
costruita sulla memoria rievocativa di ognuno di voi.
Cosa o chi del vostro trascorso vorreste
restituire al presente ? Con che tipo di “narrazione” ?
Con quali frammenti di esistenze, parole,
immagini, suoni si porta alla luce un perduto d’autore ?
Ho un amico pittore che dipinge luoghi che
non ho mai visto ma nei confronti dei quali provo nostalgia, come se
appartenessero a un mio passato indistinto. Credo che dipenda dalla sua
capacità di sottendere al dipingere un sapere dello spirito, un “fare anima”.
Come al solito sono a disposizione per
chiacchierate chiarificatrici, prima che arrivi il momento di rivolgere a tutti
voi il mio personale “ That’s all, Folks !”
Non ho mai ripreso l'argomento assessorato perchè l'anno scorso per me è stato contraddistinto essenzialmente da esperienze estreme di carattere sanitario e ospedaliero e come tale lo ricorderò, ma anche perchè la parentesi isitituzionale mi sembra, più che remota, appartenente a qualcun'altro, qualcuno che in una certa misura mi è estraneo.
Credo però che, prossimamente, un'occhiata riassuntiva a volo d'uccello sui miei "temi dell'anno" potrò darla. Vedremo.
Intanto un'occhiatina a una parte di questa mostra dell'estate scorsa, quella dove tra le opere di altri artisti gli illustratori e i fumettisti del territorio hanno omaggiato proprio il tema, interpretandolo collettivamente come il commiato estremo, con ironia dissacratoria e apotropaica.
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