Nei giorni scorsi il mio assessorato ha patrocinato una mostra mercato di modernariato che, grazie all'infaticabile abilità dell'organizzatore Carlo Studlick e alle sue intuizioni "collaterali", ha riscosso un lusinghiero successo.
Folla di visitatori e clima di kermesse allegra e ricercata.
Sfilate di moda con capi d'epoca, aste, happy hour al Tweed con le ragazze del bar che non avevano mai avuto una folla del genere per due giorni di seguito, suggestiva esposizione di moto d'epoca nel rifugio antiaereo del Castello, cene a tema alla Roza, Audrey che offriva di fronte al negozio una band che rifaceva i Beatles alla perfezione, insomma tutto eccellente.
E in questo clima di allegria c'è stato spazio per un' attenzione umana, empatica, che voglio raccontare.
L'ingresso all'esposizione era a pagamento - 2 euro, che come dichiarato vanno alla Città della Speranza - e si è visto di tutto: gente che esibiva tessere da carabiniere, altri che più semplicemente si rifiutavano di versare l'offerta, tentativi di imbucamento e altro.
Sull'ingresso fratello e cognata dell'organizzatore, Alberto e Daniela, controllavano educatamente i biglietti.
Stavo conversando con loro quando ho visto entrare una coppia.
Lui e lei verso la settantina. Si vedeva che si erano preparati per questa uscita, compìti nella loro eleganza un po' logora ma dignitosissima.
Quando si sono trovati di fronte al cartello che indicava la questione dei due euro ho visto sui loro viso una specie di smarrimento, di vera e propria angustia.
Quando assisto a questo genere di cose mi pietrifico, vorrei fare qualcosa e spesso non ci riesco, e sono sempre convinto di vederle solo io, ma l'altro giorno mi è stato felicemente dimostrato il contrario.
Daniela si è fatta avanti e li ha invitati ad entrare, con un'attenzione come se fosse arrivato il sindaco, liberando i loro sguardi dall'apprensione.
E poi è tornata alle sue incombenze come se nulla fosse, insieme ad Alberto.
Dopo, facendomi un giro ( ho stentato a resistere alla tentazione di comprarmi una giacca tipo Sgt. Pepper con alamari e bottoni d'argento) ho rivisto la coppia.
Erano seduti su un paio di poltroncine, lui aveva aperto l'involucro di carta da pacchi che aveva con sè e ne aveva estratto un portadischi, sfogliando dei 45 giri sotto lo sguardo rapace di un paio di collezionisti.
Erano quindi venuti verosimilmente per arrotondare una pensione irrisoria.
Si stavano vendendo probabilmente i ricordi, divenuti superflui, di una giovinezza lontanissima.
Spero gli sia andata bene.
Sono contento di aver visto quell'attenzione istintiva da parte degli organizzatori.
Poi, riguardo al fatto che per vivere in un paese dove nessuno ha troppo e nessuno ha troppo poco io sarei disposto ad uccidere, ça va sans dire.
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