E' vero che il repertorio in super 8 è esaurito ma, a volte, saltano ancora fuori materiali video che mi piace utilizzare, come quello che seguirà.
E' dell'estate del 1994, a Rueglio.
C'è un filmato diverso di quelle estati, più articolato, realizzato in gran parte da Pierangelo, sulle serate teatrali, ma quello che segue è più breve, più di famiglia, e non riesco a distinguere quello che ho girato io e ha girato lui.
Ciò che più conta, per me, è l'affetto che mi ispira, il suo ricondurmi là con esattezza, nel senso che riesco a riconoscere il sentimento che mi apparteneva in quei giorni, e non è sempre così.
Una delle constatazioni che non avevo previsto è quella che riguarda il lavoro del "ladro nella notte".
Molte delle persone ritratte non ci sono più, e se per alcuni è naturale che sia così, come per mio padre e il violoncellista francese che chiacchiera con lui seduto sui gradini, o l'anziano contadino che mia madre coccola sulla porta del Municipio, o Alma e Aldo Cibrario, per altri no, come per Bebe, Massimo "Pelota", Fiore, la Gina, Giuliano "Jaba".
Il vederli tutti lì, raccolti in pochi momenti di immagini in movimento, rivela l'entità disarmante del furto subito, la definitiva impossibilità di un risarcimento.
Eppure di fronte a questa breve sequenza provo conforto.
Ritrovarla è stato come ricevere un annuncio che dice che là, in quei giorni, eravamo in qualche modo a nostro agio nel vivere.
Tutti. Insieme.
Come non accade quasi mai, anche quando si è insieme.
Per chi c'era non è necessario, ma credo sia giusto ricordare che, per due, forse tre, estati a Rueglio in quegli anni si era tenuto una specie di festivalino teatrale molto ben riuscito.
Il sindaco di allora era anche, mi pare, vicepresidente del Teatro Stabile di Torino, e questo aveva facilitato l'operazione, ma la collaborazione era stata generale.
Così pochi fortunati inconsapevoli avevano potuto assistere alla prima rappresentazione, ancora pressochè imbastita, di "Vajont" con un Paolini semisconosciuto per i non addetti ai lavori, o ascoltare una delirante jam session ad opera della Banda Osiris con alcuni musicisti della banda locale, ma anche aggirarsi per il paese, di giorno o di notte, con sole o con pioggia, e incontrare occasioni di intrattenimento, incluso quello alimentare e alcoolico o popolare di ballo mazurkante.
Il filmato si conclude, chissà perchè, alla libreria Campus (anch'essa da tempo defunta) per la presentazione di un libro di Gianluca.
Affiorano Il sindaco di cui sopra con sua figlia Cristina, Francesca Vettori, Gabriele Vacis, Pierangelo e Angela, Furio Dutto, insomma molti di quelli che erano a Rueglio.
Il libro in presentazione doveva essere il primo romanzo del Favetto perchè a un certo punto al tavolo del buffet compare Marco Zapparoli, patron della Marcos y Marcos, che incontra Laura e apprezza il suo chiodo.
Alcuni di noi abitavano allora in via Carlo Alberto e, per Natale, posterò un altro frammento di sapore Merry Christmas, che ho trovato, girato a casa nostra, con me e Laura, pardon Janis.
Che estati magiche! Bei tempi! Rueglio e' sempre Rueglio..
RispondiEliminaGrazie per il video.
Eddy
Grazie a te.
EliminaGood luck.
Pit
Grazie! Un grande regalo rivederci. E poi la magia del movimento. Un grande abbraccio. Furio
RispondiEliminaP.s. non mi chiedere come ci sono arrivato... sai sono nato qlche sett prima del primo collegamento TV nel ns paese! Bacioni vi penso.