venerdì 17 agosto 2012

ATTI MANCATI 2

Quello che seguirà è un altro soggetto documentario scritto nel 1983.
Anche questo di ambientazione bolognese.
Le due persone di cui avrei voluto tracciare una sommaria biografia si intravedono nel post di giovedì 7 aprile 2011, che contiene un vecchio super8 girato sul set di "Dancing Paradise" di Pupi Avati.
Lui improvvisa un balletto scomposto sui gradini esterni di uno scalone, lei viene istruita da Pupi su come impugnare un sax. Non sono che attimi, ma mi confermano che quel ritratto di loro due si sarebbe dovuto fare.


 Pit sul set di "Dancing Paradise" di P. Avati - estate 1981






TAMARINDO & NEVADA LAURIE
soggetto


Rueglio, novembre 1983


L'ultima volta che l'ho incontrato è stata all' "Osteria dei Poeti", a Bologna.
Si era alla fine della cena e stavamo per andarcene quando lui è spuntato sulla porta, e dietro a lui Nevada. Lei con un basco rosso sulle ventitre, grassoccia e popputa sulle gambe nervose, lui con quel sorriso ansioso che getta attorno sulla gente, stretto in un soprabito aderente, un po' liso, il colletto della camicia a pois alzato come dice lui, chissà perchè, "alla gangster".
Abbiamo chiacchierato un po'. Si ricordava un sacco di cose imprevedibili.
" Peter ! Sagittario come me !...Ti ricordi di Peter ?"  esclama rivolto a Navada indicandomi. Lei annuisce anche se evidente che non ha la più pallida idea di chi io sia.
Tamarindo deve essere sulla cinquantina, anche se è difficile attribuirgli un'età.
In tutto questo tempo non ha lavorato un giorno.
Che io sappia si sveglia nel tardo pomeriggio, esce per aggirarsi nella notte di Bologna fino all'alba prima di tornare a casa, dove abita con papà e mamma, macellai in pensione.
Ha fatto il giocatore di biliardo di professione, frequenta marginalmente la "mala" di cui parla con enfasi infantile, romantica.
Accenna frequentemente passi di danza che sono una sua personalissima rivisitazione di tip tap, one step, fox trot, e altro meno decifrabile.
Un giorno ha scovato da qualche parte questa Laura che ha subito ribattezzato Nevada Laurie e con lei ha messo in piedi una specie di duo.
Ballano.
Nessuno dei due lo sa fare realmente ma sono stupendi a vedersi perchè dietro le loro mosse, c'è un amore smisurato per il dixieland, per l'America dei "Roaring twenties", per cose di questo genere, insomma.
Così si sono messi in due a girare la notte emiliana, a volte ingaggiati in qualche dancing di Sasso Marconi o di Medicina, altre a improvvisare in Piazza Maggiore per pubblici estemporanei, e poi a recitar particine per Pupi.
Tamarindo è una di quelle persone di cui ci si chiede "Ma come fa a vivere ?" non tanto perchè spinti da dubbi sulla qualità morale della sua esistenza, ma dal mistero del suo sopravvivere.
Si sa che Nevada l'ha incontrata sul marciapiede e che lei, ogni tanto, per bisogno o nostalgia, ci torna, con quel suo fare bonario di opulenta prostituta bolognese, con i clienti fissi: gli "amici".
Ma è strano che quel che tira su occasionalmente possa bastare per tutti e due, come è strano che lui viva ancora con i genitori - cosa pensano una madre e un padre anziani di un figlio così ? -  e ancora è strano che sia lui che Nevada parlino di Louis, o di Bix, o di Charlie come di amici, conoscendone a memoria le esecuzioni, rievocandole con emozione.
Un giorno, sul set, si parlava di America e lui, scuotendo il capo e ridacchiando ha detto
- Ve' Pupi, mo gli Americani in confronto a noi son degli Inglesi !"

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