mercoledì 12 febbraio 2014

VELOSOLEX




Tra il 1972 e il 1978 ho abitato a Parma, all'inizio in modo intermittente poi con sempre maggior stanzialità.
Ci sono molti aspetti di quel periodo che mi fa piacere ricordare ma uno, che mi ero un poco dimenticato, è riaffiorato di fronte a questa fotografia.









Questo era il parcheggio di fronte all'ingresso dell'allora ristorante "Farini", lì c'è un dei Velosolex che ho posseduto durante il mio periodo parmense.
Mi aveva sempre suggestionato come mezzo di locomozione, sapeva di Francia, era stato celebrato in "Mon oncle" di Tati, ma in quel di Torino pareva non aver riscontri nè estimatori. 















Ci avevo visto sfrecciare - bèh, sfrecciare, si fa per dire - solo Alain Elkan in via Lamarmora, all'inseguimento di amici che lo distanziavano alla guida dei loro Morini "corsarino" ma poi, qualche anno dopo, a Parma, avevo scoperto un meccanico che vendeva motorini usati e che, in un cortile sul retro, di solex ne aveva decine. 
Una pacchia. 
Il prezzo era irrisorio, così li cambiavo spesso. Oltre ai vari modelli, tutti rigorosamente neri, frutto delle trasformazioni impercettibili applicate  nel corso degli anni di produzione, ero riuscito ad averne anche uno rosso.
Poi un giorno, a Torino, non ricordo come, ne avevo parlato e avevo scoperto che tra i miei amici c'era chi, come me, apprezzava il Velosolex, che nel frattempo era uscito di produzione. 
Piaceva ma non sapevano dove trovarlo. 
E' stato allora che mi sono improvvisato mercante.
Li compravo dal meccanico di Parma, li spedivo in treno a Torino, e soddisfavo le aspirazioni di mobilità alternativa di una frangia di conoscenze con inclinazioni intellettuali, ricavandone anche un non risibile beneficio economico, pur se non era quello l'aspetto determinante per me. 
Glieli avrei regalati quei Solex. Ci avrei riempito Torino. Ci andavo davvero matto.





 Così ero allora...




Giulia e Antì a Parigi, in quegli anni, e lui in primo piano...





 Questo era il modello più diffuso...




 ...ma ne ho avuti e venduti anche di più recenti, con il fanale 
sul manubrio invece che sul blocco motore...





 ...per arrivare all'ultimo, che ho venduto molti anni dopo
 ad un collezionista, negli anni ottanta. 
Era un primo modello, con sella ad innesto
ciclistico, telaio tubolare, insomma quello di mon oncle...




 ...però era un peccato rinunciare completamente...





...così è stato con incontrollabile entusiasmo
che, dopo l'individuazione epifanica in vetrina, 
mi sono precipitato dentro lo storico negozio
 di medellismo  "Amar i treni" 
un giorno che ero di passaggio a Torino, 
poco più di un anno fa.





...così, anche se in miniatura, ho di nuovo un Velosolex
a corredare il mio amore per un certa Francia.

6 commenti:

  1. Bello l’omaggio al Solex, qui in Francia é stato un mito. Ho un amico che ci fa pure uno spettacolo di théâtre de rue avec… Après je peux te raconter des anecdotes pas très catholiques que j’ai entendu par des amis français de cette génération-là. Allez, un gros bisou Pit !

    RispondiElimina
  2. ...il Solex per un periodo venne costruito anche a Torino.

    RispondiElimina
  3. Io e anty riuscivamo ad andarci a scuola in 2...io non avevo il motorino e spesso dormivo da lei. Spesso pit ci faceva ripetizioni di storia fino a tarda notte

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Donatella, che sorpresa ! So qualcosa di te da Mauro Ferraris.
      Ti ricordo a Londra, che osservavi con perplessita - più che legittima - i miei penosi tentativi di andare in monociclo.

      Elimina
    2. ciao pit, tanti auguri di buona guarigione! l'incontro con Mauro è stato speciale,è una persona straordinaria...come te del resto !Ho visto su un post una foto della casa di Brompton Square, dove io ho abitato dopo di te. Abbiamo un leggero filo di collegamento nel nostro vissuto...che tenerezza!

      Elimina
  4. Ma dai ! La casa di Brompton Square ! il filo è sottile ma solidissimo se è arrivato a svelarsi ora, dopo più di trent'anni. Sono proprio contento di sentire di te. Continuerò a tener d'occhio i commenti.

    RispondiElimina