Uno degli esigui vantaggi di questa mia interminabile convalescenza è stato quello di potermi seguire le olimpiadi invernali quotidianamente, indisturbato.
Oggi finiscono.
Uno degli aspetti più sconfortanti dell'invecchiare è scoprire ogni tanto di essere stato, per certi aspetti, esentato dal futuro.
Mi chiedo se tornerò a infilare un paio di sci, se potrò farlo ancora, intendo.
E così sono andato a rivedermi qualche immagine dell'inizio dei '70, quando avevo la stessa età di molti dei concorrenti di queste olimpiadi.
Mi piace la neve, le piste, gli abeti, il freddo pungente e rigeneratore, certi rari silenzi sulla cima, mi piacciono le risalite in seggiovia, le soste nei rifugi, gli amici in allegria, la bellezza che si può esprimere in una buona discesa, la soddisfazione della propria agilità, il compiacimento dell'eleganza.
...quarant'anni fa...
Mi piace persino quando capita che cadi, mi piace sorseggiare cioccolata calda nei bar rivestiti di legno quando fuori è scesa l'oscurità e magari comincia a nevicare. Mi piacciono quelle mattine che sulle piste non c'è quasi nessuno e mentre scendi ti sembra di volare e ti viene voglia di cantare.
Non ho mai sospettato che tutto questo avrebbe potuto, un giorno, venire sospeso, negato, definitivamente relegato al trascorso.
A dire il vero riaffiora quel detto: non è finita finchè non è finita.
Vedremo...
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